Salute e Benessere

Giornata Nazionale Autismo 2016 Torino, incontri del 2 aprile

mole“E’ tutta in salita la vita delle famiglie torinesi con una persona autistica”. Emerge da un questionario, asse portante della ricerca “Capability Approach e Autismo” condotta da Fondazione Arbor, Fondazione Teda e Università di Torino (Prof. Roberto Burlando), con la collaborazione dell’Ambulatorio sui disturbi dello spettro autistico in età adulta del DSM ASL TO2.
La ricerca verrà presentata a Torino in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, il 2 Aprile 2016 alle ore 11.00, durante l’evento “Replay… I can”, presso la Sala Conferenze GAM in corso Galileo Ferraris 30.
Il lavoro, multidisciplinare, analizza alcuni aspetti socio-economici e psicologici dell’autismo, nel caso specifico della realtà torinese.
La linea di intervento dello studio è l’identificazione e l’attuazione di interventi di policy atti a promuovere i diritti delle persone diversamente abili, uno dei temi più in voga in seno al dibattito sullo sviluppo, soprattutto a partire dal 2006, anno in cui l’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone diversamente abili.
“La ricerca da un lato ha individuato gli obiettivi di vita e i bisogni delle persone autistiche e delle loro famiglie, per verificare la presenza o meno sul territorio di interventi di policy atti a soddisfarli, e dall’altro ha indagato i fattori di stress che caratterizzano la vita di queste persone – spiega il Dott. Roberto Keller, Responsabile dell’Ambulatorio sui disturbi dello spettro autistico in età adulta del DSM ASLTO2 – ­ le interviste si sono svolte vis a vis con i familiari delle persone con autismo, che si sono presentate spontaneamente per prendere parte alla ricerca, grazie anche al contributo delle associazioni di genitori e delle cooperative presenti sul territorio”. Le opinioni di tutti sono state raccolte – dalla ricercatrice socio-economica e dalla psicologa – su un questionario appositamente redatto, che prevedeva sia momenti più strettamente valutativi, sia momenti qualitativi e di libera espressione delle esigenze di ognuno.
“In via generale, dalle interviste è emerso che i familiari delle persone autistiche hanno dovuto percorrere una strada tutta in salita per trovare i servizi adatti a soddisfare i bisogni dei propri cari – anticipa il Dott. Keller – questo perché, a detta degli intervistati, le informazioni inerenti i servizi cui le persone autistiche hanno diritto sono scarse se non del tutto inesistenti. Altro dato lampante è la percezione che i suddetti servizi siano spesso pensati come un modo per occupare il tempo degli utenti e non come interventi a lungo termine, in grado di fornire alle persone autistiche le opportunità necessarie per vivere una vita degna di essere vissuta. E’ proprio per rispondere a questi bisogni che è stato attivato e via via potenziato, in pieno accordo con l’Assessorato alla Salute e la Direzione Sanità della Regione Piemonte, l’ambulatorio per i Disturbi dello spettro autistico in età adulta”.
“Rispetto a quanto percepito, corre infatti l’obbligo di sottolineare che proprio la Regione Piemonte è una delle poche regioni d’Italia virtuose per quanto riguarda l’autismo in età adulta, essendosi dotata sin dal 2009,  nella città di Torino, presso la nostra ASLTO 2, in modo pionieristico rispetto al panorama nazionale, di un ambulatorio pubblico territoriale dedicato nello specifico alle persone adulte affette da Disturbo dello spettro autistico – conclude il Direttore Generale ASLTO2, Dott. Valerio Fabio Alberti –  Questo intervento è una realtà consolidata e rappresenta il nodo centrale e organizzativo della costituenda rete regionale per la gestione dell’autismo dell’adultoPer questa attività è già oggi di riferimento a livello assistenziale per tutti i tipi di autismo e lo diverrà anche a livello formativo per i Centri di primo livello previsti in tutte le altre aziende sanitarie piemontesi . Il nostro Centro pilota offre  risposte concrete alle 250 famiglie seguite ad oggi  e, con diversi attori del settore, già si è adoperato anche su progetti specifici, volti al supporto nei tirocini lavorativi delle persone autistiche ad alto funzionamento, con risultati incoraggianti e  progetti formativi/informativi nei confronti di operatori e familiari”.

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