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I fratelli Molinari e Manassero all’US Open

Tre azzurri in un evento del Grande Slam dopo l’ultima volta nel 2021. In campo l’élite mondiale. Difende il titolo Wyndham Clark, ma il grande favorito è Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking

I fratelli Molinari e Matteo Manassero scendono in campo, insieme all’élite mondiale, nell’US Open, il terzo Major stagionale, giunto alla 124ª edizione, in programma dal 13 al 16 giugno sul percorso del Pinehurst No. 2, al Pinehurst Resort & CC nel North Carolina. Uno spot per il golf italiano che tornerà ad avere tre protagonisti in un evento del Grande Slam, cosa che non si verificava dal 2021 proprio all’US Open (in campo i due Molinari e Guido Migliozzi).

In un contesto di 156 concorrenti, compresi 49 tra i primi 50 del World Ranking, difende il titolo Wyndham Clark, numero quattro mondiale, ma le attenzioni della vigilia sono tutte per Scottie Scheffler, il numero uno con un punteggio che è quasi il doppio del secondo. Impressionante il suo cammino nelle precedenti undici uscite, tutte concluse nella top ten e, in particolare, con cinque titoli (Masters compreso), due secondi posti e un ottavo nelle ultime otto. Presto per dire che ricorda il Tiger Woods dei tempi migliori, ma intanto ha iniziato ad imitarlo vincendo l’Arnold Palmer Invitational, il The Players, il Masters e il The Memorial nello stesso anno, come aveva fatto il californiano nel 2001.

Scheffler, dunque, reduce dal successo della scorsa settimana proprio nel Memorial, è l’indiscusso favorito, ma si sta prendendo il suo spazio anche Tiger Woods, che ha ricevuto un’esenzione speciale dall’USGA perché i suoi bonus sono scaduti. La sua presenza, però, è un valore aggiunto per il torneo e per i suoi fan, che si attendono sempre un miracolo anche se arriva all’appuntamento dopo un taglio nel precedente PGA Championship e con problemi fisici. Non disputa l’US Open (che ha fatto suo tre volte) dal 2020, ma al Pinehurst No. 2, che ospita il torneo per la quarta volta, è terminato secondo nel 2005 e terzo nel 1999, mentre è stato assente nel 2014. La chicca in questo Major nel 2000 quando ha lasciato a 15 colpi Ernie Els e Miguel Angel Jimenez, distacco record per tutti gli eventi del Grande Slam.

In un field con tanta qualità e in cui figurano 28 Major Champions, non sarà certo facile per Scheffler porre la sua firma sull’albo d’oro, perché avrà avversari di peso sia in coloro che lo seguono nella classifica mondiale, sia in alcuni dei 12 giocatori della LIV Golf presenti. In particolare, tra di loro, vi sono due past winner quali Bryson DeChambeau (2020) e Brooks Koepka (doppietta nel 2017 e 2018) che occupano un posto di rilievo tra i favoriti, mentre hanno meno credito gli altri due, Dustin Johnson (2016) e Martin Kaymer (2014).

Tra i più in forma del momento Xander Schauffele (n. 2 del ranking), all’ottava presenza e vincitore del PGA Championship, e Collin Morikawa (n. 7), secondo al Memorial. Giocatori che alla vigilia dell’ultima gara valida per la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi sarebbero nel field insieme allo stesso Scheffler e a Clark. Nell’ampia gamma dei candidati al successo anche Rory McIlroy (uno dei 39 membri del DP World Tour in campo), a segno nel 2011 e secondo lo scorso anno, Ludvig Aberg, Viktor Hovland, Patrick Cantlay e Max Homa, per ricordarne alcuni. Meritano la citazione Adam Scott, che disputa il 92° Major consecutivo e il 23° US Open, Matt Kuchar, presente a Pinehurst nel 1999 da dilettante e nuovamente in gara 25 anni dopo, e Phil Mickelson, sei volte runner up motivo per cui non ha potuto completare il Grande Slam.

Nell’US Open, nato nel 1895, saranno sul tee di partenza, oltre ai citati, altri sei past winner: Matt Fitzpatrick (2022), Gary Woodland (2019), Jordan Spieth (2015), Justin Rose (2013), Webb Simpson (2012) e Lucas Glover (2009). Lo hanno vinto quattro volte Willie Anderson (unico a realizzare la tripletta consecutiva dal 1903 al 1905), Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus, l’ultimo a completare la quaterna nel 1980.

Gli azzurri – Francesco Molinari disputa il 55° Major e il 14° US Open, unico tra gli eventi del Grand Slam in cui non è mai entrato tra i primi dieci, con migliori piazzamenti nel 2021 (13°) e nel 2019 (16°). Edoardo Molinari è alla quinta partecipazione in carriera a questa gara e Matteo Manassero, anche lui alla quinta presenza, riprende il discorso con i Major dopo gli ultimi due datati 2016.

A Tiger Woods il “Bob Jones Award” – Al campione californiano la più alta onorificenza della USGA (United States Golf Association). Istituita nel 1955 in onore di Bobby Jones, icona di golf e sportività. Negli anni il premio è stato ricevuto da altri campionissimi come, tra gli altri, Gary Player (1966), Arnold Palmer (1971), Jack Nicklaus (1975) e Ben Hogan (1976).

Le partenze – Nei primi due round Scheffler partirà insieme a Schauffele e a McIlroy e Woods con Will Zalatoris e Fitzpatrick. Manassero sarà in terna con Rico Hoey e Tom McKibbin, Edoardo Molinari avrà per compagni Byeong Hun An e Sam Bennett e Francesco Molinari giocherà con Sergio Garcia e Ryo Ishikawa.

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