Palazzo Madama passa al Comune di Torino, la nuova gestione sarà tutta torinese
Il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e il Sindaco Chiara Appendino hanno firmato ieri pomeriggio, nella Sala Colonne del Palazzo Civico, l’atto che trasferisce definitivamente Palazzo Madama alla Città di Torino attraverso l’iter del federalismo demaniale culturale.
La firma di ieri segue l’accordo di valorizzazione già condiviso tempo fa con l’Amministrazione comunale, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e l’Agenzia del demanio, che ha individuato un percorso di recupero e tutela della storica sede del “Museo civico d’arte antica”, che consentirà di ultimare i lavori di restauro, migliorare la fruibilità del Palazzo e rafforzare il suo legame con i Musei Reali.
Roberto Reggi ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i diversi livelli di governo che ha portato in poco tempo a concludere un’operazione che ha un alto valore economico e simbolico, per la città di Torino.
“Il trasferimento della titolarità di Palazzo Madama, un bene dal valore inestimabile, ci rende molto soddisfatti. Con questa operazione – ha dichiarato – diamo la possibilità alla città di Torino di investire tutte le risorse necessarie per garantire la tutela di questo palazzo e per valorizzarne al meglio tutte le sue potenzialità sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista turistico. Proprio in questi termini ritengo che il federalismo demaniale sia uno strumento molto efficace per restituire al territorio immobili pubblici in cui realizzare progetti di sviluppo e rigenerazione urbana, stimolando iniziative di crescita economica e sociale.
Ci auguriamo che altri enti locali colgano questa opportunità inoltrando le proprie richieste entro il prossimo 31 dicembre”.
Il Sindaco Chiara Appendino ha evidenziato che, con il completamento dell’iter per il trasferimento della proprietà di Palazzo Madama dallo Stato alla Città di Torino, si è compiuto un altro passo nella direzione di valorizzare l’insieme delle aree archeologiche, degli edifici storici e dei musei che costituiscono il cosiddetto “Polo Reale”. “Attraverso questa acquisizione – ha dichiarato Chiara Appendino – il patrimonio comunale si è arricchito con un bene di inestimabile valore storico e architettonico, incamerando uno tra i maggiori luoghi cittadini di conservazione e diffusione di arte e di cultura.
Oggi, infatti, Palazzo Madama è la sede di uno tra i più ricchi e frequentati musei del capoluogo piemontese e, allo stesso tempo, è un pezzo straordinariamente importante per la storia cittadina. Quello che duemila anni fa fu porta orientale della città Romana, poi castello in età medievale e dopo ancora ottocentesca sede del Senato Subalpino, è senza dubbio per Torino un vero e proprio “gioiello di famiglia” che – ha sottolineato il Sindaco – l’Amministrazione civica si è impegnata a tutelare garantendo, sia ai torinesi e sia ai tantissimi turisti che ogni anno visitano la città, la maggiore accessibilità e la migliore fruibilità possibile di servizi e spazi museali”.
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