Intervista L. Shankar, l’incredibile violinista indiano si racconta a CronacaTorino
Il viaggio musicale di CronacaTorino.it raggiunge oggi l’India con il fenomenale violinista Lakshminarayana Shankar.
Originario di Madras, ha collaborato negli anni con musicisti del calibro di Peter Gabriel, Lou Reed e Sting. Ai suoi bellissimi album, inoltre, ha accompagnato una carriera come compositore di colonne sonore che lo ha portato a suonare in pellicole come “L’ultima Tentazione di Cristo” e “La Passione di Cristo”.
Nell’ultimo disco “Chepleeri Dreams” le sfumature rock hanno intersecato la tradizione indiana e il risultato è stato qualcosa di pazzesco.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Buongiorno L. Shankar, come stai? Come hai passato questo periodo così difficile per tutto il Mondo?
Questo è un periodo davvero strano e complicato. Mai, nella nostra vita, abbiamo avuto un mondo completamente chiuso. Ma per ogni brutta situazione c’è qualcosa di buono dietro l’angolo. Tutti noi stiamo imparando ad adattarci a questa situazione.
Le persone passano più tempo con i loro affetti e lavorano da casa. Meno inquinamento.
Gli uccelli sono tornati nelle loro terre perdute. Io sono invece stato nel mio studio dove ho completato tre album per il futuro.
Si è trattato di un grande lavoro, un po’ come tornare a scuola per la mia musica. Non mi sono mai preso così tanto tempo nei periodi in cui ero in tour e facevo molti show. Pensa che avrei dovuto essere a Los Angeles, a marzo, per promuovere “Chepleeri Dreams”, ma sono fermo qui in India fino a quando le cose non si calmeranno. Credo sia stato un periodo di scoperte questo. Tutto passerà, niente può fermarci.
Parlando di “Chepleeri Dreams”, abbiamo sentito il disco ed è molto interessante, ma anche potente. Cosa devono aspettarsi i fans da questo album?
Sì, la musica e le parole sono molto potenti. Sono stato molto ispirato nel lavorare su questo album e ho avuto molti grandi musicisti in questo progetto. Le canzoni riflettono la mia esperienza nel vivere al Chepleeri Temple nel Kerala quando ci furono i maggiori disastri. Le inondazioni distrussero il Kerala e io ho dovuto superare diversi ostacoli per finire questo progetto.
É stata davvero una sfida e io amo le sfide. Mi danno forza!
C’è una canzone a cui sei particolarmente legato?
Mi piacciono tutte, sono legate da emozioni differenti. Penso siano come la parte di un film o di un quadro. Amo il disegno generale
Come L Shankar crea una canzone? Da dove nasce l’ispirazione?
Non c’è una formula. Quando scrivo le canzoni racconto storie diverse. Questo per esprimere i miei sentimenti verso qualcosa che mi è capitato o che è capitato ad altri… Un qualcosa che lo renda reale e possibile.
Com’è stato lavorare con musicisti come Tony Levin e Chester Thompson?
Sono musicisti leggendari. Ho avuto il piacere di lavorare con Tony Levin per oltre 30 anni. Parliamo di un musicista davvero fenomenale. Abbiamo lavorato entrambi con Peter Gabriel, ma anche sui nostri album. Ho amato ogni singolo momento dello stare insieme e dei concerti.
Adoro Chester Thompson e i suoi lavori con i Genesis, Phil Collins e Frank Zappa. Questa è stata la prima volta che abbiamo lavorato insieme. Ho avuto la fortuna di collaborare con grandissimi musicisti in questo album come Jonathan Davis (Korn) , Stephen Perkins (Jane’s Addiction) , Scott Page (Pink Floyd, Supertramp ), Norwood Fisher ( Fishbone), il Vedic Chanter P.N. Sivaramakrishnan e molti altri.
Hai firmato le colonne sonore di film come “L’ultima Tentazione di Cristo” e “La Passione di Cristo”. Quali sono le differenze nel comporre per un film rispetto a un album?
Quando lavori su un film la storia già esiste e il Direttore ha una visione sua. Io scrivo la storia che mi viene raccontata… In un album posso raccontare la mia storia. Ho una completa libertà.
C’è un musicista con cui ti piacerebbe collaborare?
Preferisco non rispondere a questa domanda, non voglio ferire i sentimenti di qualcuno non menzionandolo.
Progetti per il prossimo futuro?
Ho un album di colonne sonore completato simile a quello fatto in “L’ultima tentazione di Cristo”, “La Passione di Cristo” e le hit per la serie tv “Heroes”, due dischi di musica indiana e sto lavorando su canzoni di rock progressive che seguono “Cheepleeri Dream”.
Noi siamo italiani. Hai qualche ricordo particolare legato all’Italia?
L’Italia è sempre stato uno dei miei Paesi preferiti. Ho tantissimi bei ricordi dei tour con i miei progetti e con Peter Gabriel, Shakti, Jonathan Davis e così via. Amo gli italiani, sono così passionali e pieni di energia. Amo anche il vostro cibo. Non ne ho mai abbastanza.
Ultima domanda: il tuo messaggio per i fans italiani
Spero di venire e suonare le canzoni del mio nuovo album “Chepleer Dream” quando questa situazione sarà finita. Voi siete pazzeschi, per favore tenete duro, state al sicuro e bene. Vi amo! (Alessandro Gazzera)
Foto: http://lshankar.com/