È terminata con un provvedimento di confisca, emesso dell’Autorità Giudiziaria di Torino, l’attività che aveva portato al sequestro, nel settembre del 2012, di 238 reperti archeologici di origine Etrusca e Romana di epoca compresa tra il VI e III sec. A.C., per un valore di oltre 300mila euro.
Secondo quanto spiegato, la vicenda investigativa trae origine dalla segnalazione dei Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo, intervenuti per sedare una lite tra gli eredi nell’abitazione di un noto antiquario locale, deceduto per cause naturali.
In base a quanto appurato, nel corso dell’intervento, erano stati notati, in una credenza del salotto, alcuni vasi e ceramiche verosimilmente antichi e, pertanto, compresa la specificità della materia, era stato richiesto l’intervento del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino.
I successivi accertamenti sulla natura dei beni, condotti in stretta collaborazione con la Soprintendenza del capoluogo piemontese, e approfondimenti volti a stabilirne la titolarità, hanno permesso di individuare anche gli ulteriori importanti reperti illecitamente detenuti.