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Rapina tabaccheria 1 aprile 2017, presi i tre presunti responsabili

poliziaSono tre le persone ritenute responsabili di una rapina avvenuta nel pomeriggio del primo aprile scorso in una tabaccheria di corso Casale.
Secondo quanto spiegato, nella circostanza, un uomo armato di coltello e parzialmente travisato era entrato nella tabaccheria e sotto la minaccia dell’arma si era impossessato di 1900 euro in contanti. Uscito dall’esercizio, l’uomo era salito a bordo di un furgone bianco, condotto da un complice, che si era diretto nel centro di Torino. Proprio grazie al furgone, gli uomini del Commissariato Borgo Po sono risaliti agli autori della rapina.
In base a quanto appurato, gli agenti hanno subito scoperto che il furgone sarebbe stato intestato a una ditta ed era in comodato d’uso ad un dipendente, un uomo di 37 anni. Grazie alle immagini estrapolate da alcuni impianti di sorveglianza e al sistema GPS dell’auto e all’analisi gli agenti avrebbero ricostruito tutti gli spostamenti antecedenti e successivi alla rapina.
I tabulati telefonici dell’utenza del 37enne e alcune immagini avrebbero subito reso chiaro il ruolo attivo avuto nella vicenda da una 20enne. Le immagini, infatti, avrebbero mostrato la donna scendere dal furgone in via San Secondo, destinazione finale del gruppo dopo la rapina, e aprire il portellone del mezzo dal quale sarebbe scesa una terza persona.
All’identità di quest’ultima, si è giunti proprio grazie alla donna la quale, dopo questa rapina, sarebbe stata denunciata pochi giorni dopo per furto in un supermercato di corso Traiano e arrestata il 9 giugno scorso per rapina, sempre a danno di un supermercato, questa volta di via Aosta. In entrambi i casi, i reati erano stati commessi con un giovane che era riuscito a dileguarsi.
Alla luce delle frequentazioni della 20enne, gli agenti del Commissariato Borgo Po sono risalite alla terza persona, il fidanzato 34enne che sarebbe l’autore materiale della rapina in Corso Casale e di quella di via Aosta. Per le persone individuate, tutte gravate da precedenti, è stata emessa ed eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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