Bollette da 600 euro, addirittura da 2 mila, senza capire il perchè. I residenti di via Cacciatori 21 (interni 13, 15,17 e 19), a Nichelino, sono sul piede di guerra per la poca trasparenza delle fatture arrivate nelle ultime settimane, che comprendono conguagli relativi ad anni precedenti, privi però di spiegazioni.
“Al di là degli importi, vorremmo avere maggiore trasparenza e capire cosa dobbiamo pagare”, spiegano alcuni rappresentanti delle 32 famiglie coinvolte. Nei giorni scorsi ci sono stati anche dei momenti di tensione con l’amministratore Atc: i condomini avevano chiesto delucidazioni sulle voci in bolletta, ma le documentazioni non sono state fornite.
C’è poi la grana dell’acqua: sono pervenute somme pari a 300 euro a persona, dopo le proteste la cifra è scesa a 75: “Vorremmo capire come mai e se ci sono anche altri errori simili – spiegano i residenti -, perché se l’importo cambia vuol dire che era sbagliato”. Accanto alla battaglia dei residenti si è portato anche il comitato del quartiere Boschetto.
“Il passaggio amministrativo tra gestori dell’acqua potabile nei Comuni della Provincia (da acque potabili a Smat) ha causato un ritardo nell’invio delle fatture trimestrali sui consumi – spiegano da Atc -, Pertanto i condomini di via Cacciatori per due anni hanno pagato soltanto minimi anticipi sull’acqua e ora hanno ricevuto il conguaglio calcolato su due anni di consumi effettuati. Questo ha comportato cifre da pagare anche di 7-800 euro. Tuttavia, gli inquilini non sono tenuti a pagare queste somme in unica soluzione, ma potranno rateizzare il pagamento”.
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