Poco dopo le 14 di oggi, in Piazza della Repubblica, nel corso dello smontaggio dei banchi dell’ortofrutta posti verso Via Milano, in uno degli stalli commerciali appositamente dedicati, si è verificato un violento litigio tra due cittadini nordafricani, uno dei quali impegnato proprio nella attività di smantellamento del banchetto.
Secondo quanto spiegato, all’episodio avrebbe assistito un agente di Polizia del Commissariato Dora Vanchiglia libero dal servizio, che immediatamente si sarebbe adoperato per dividere le controparti e placare gli animi. Proprio in tale situazione, il soggetto non impegnato nell’attività di smantellamento dei banchi, avrebbe lanciato nei confronti del connazionale il contenuto di una bottiglia di plastica, risultato poi essere acido solforico al 98%, che lo avrebbe colpito al volto ed al tronco; il liquido avrebbe poi anche colpito la gamba anche il poliziotto, che ha riportato lesioni guaribili in sette giorni.
In base a quanto appurato, diversamente, il cittadino marocchino ferito, 26 anni, subito soccorso anche da personale del Commissariato giunto sul posto, ha riportato lesioni più gravi ed è stato trasportato al C.T.O. in codice rosso, dove tuttora si trova in prognosi riservata. L’aggressore si sarebbe invece dato alla fuga.
L’attività di indagine condotta nell’immediatezza dagli investigatori del Commissariato Dora, che si sarebbero avvalsi anche delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, avrebbe consentito il rintraccio, circa 20 minuti dopo, sul Lungo Dora Savona, di un cittadino marocchino soccorso dal 118, con ferite riconducibili ad imbrattamento con acido. Accertamenti condotti sulla persona ferita, le parziali ammissioni di quest’ultimo ed i riscontri con le identificazioni che nel frattempo sarebbero state raccolte riguardo al fuggitivo, avrebbero fatto emergere come la persona soccorsa sul Lungo Dora Savona, fosse l’autore dell’aggressione consumata poco prima.
L’uomo, un cittadino marocchino 27enne, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti riguardanti l’immigrazione clandestina, dimesso dalla struttura ospedaliera con prognosi di 15 giorni e ferite compatibili rispetto alla sua parte attiva nella condotta lesiva, è stato tratto in arresto per lesioni gravissime. Riguardo le motivazioni del gesto, sono in corso accertamenti.