Borgofranco d’Ivrea è il primo Comune italiano che ha acquistato su Amazon, grazie all’accordo raggiunto tra la multinazionale e ASMEL, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti locali che rappresenta il 44% dei Comuni Italiani. L’accordo consente di superare i tanti vincoli propri della pubblica amministrazione, oltre che quelli del sito di e-commerce, che richiede il saldo anticipato della merce e non accetta lo “split payment”, il pagamento senza IVA, cui sono obbligati gli Enti pubblici italiani.
ASMEL si è registrata su Amazon, come “holding” con 3500 Soci in tutt’Italia, che oggi possono effettuare ordini con le credenziali fornite dall’Associazione. Ricevendo la merce in 24 ore senza pagare, grazie alla linea di credito accordata a quest’ultima. Solo dopo la verifica di idoneità del prodotto ricevuto, ASMEL provvede al saldo degli ordini, di cui riceve fattura, nel caso di merce accettata, e la ribalta al Comune con le regole dello “split payment”.
Gli Enti accedono ad un catalogo con un milione di venditori attivi (66 mila sono le PMI italiane, che vi fatturano il 50% in export) in perenne concorrenza tra loro, e da oggi anche con il portale degli acquisti pubblici gestito da CONSIP. I Comuni possono valutare la maggior convenienza ed effettuare ordini su Amazon, ovvero sugli altri siti di e-commerce privati, con i quali ASMEL ha annunciato di volersi convenzionare.
«L’accordo – dice Giovanni Caggiano, Presidente ASMEL – tutela chi voglia agire con “la diligenza del buon padre di famiglia” per risparmiare rispetto a CONSIP. Termine che ricorre 435 volte in Gazzetta Ufficiale, nell’ambito di 115 provvedimenti che ne blindano il ruolo di monopolista nazionale degli appalti pubblici. Tra essi, spicca la norma che “incoraggia” gli acquisti dei “padri di famiglia” con l’obbligo di inviare gli atti alla Corte dei Conti, per ogni acquisto fuori CONSIP, anche quando è evidente il vantaggio».
«Un’iniziativa – afferma Fausto Francisca, Sindaco di Borgofranco d’Ivrea – basata sul principio di sussidiarietà, altra faccia dell’autonomia dei Comuni, messa in discussione da quanti, invece di tutelarne gli interessi, ne invocano l’accorpamento, ignorando che l’innovazione si consegue con la cooperazione e non con la prescrizione. Le tante esperienze ASMEL nella digitalizzazione di tante procedure comunali, dimostrano che efficienza e semplificazione si realizzano aggregando i servizi e non gli Enti. Tanto che la Centrale di committenza Asmel è stata premiata a Maastricht come “best practice” nell’innovazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione».
«In compenso – incalza Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL – CONSIP le ha inibito l’accesso al proprio portale. Poco male perché essa accede oggi ad Amazon, che, nella massima trasparenza e concorrenzialità, produce risultati indiscutibili. Al confronto, i tanti codicilli tipici del nostro bigottismo normativo, che tanto asfissia non solo i Comuni, ma l’intero Sistema Italia, appaiono utili solo a puntellare un apparato autoreferenziale, i cui risultati impallidiscono rispetto a quelli di Amazon. Una realtà multinazionale, che si espande a ritmi impressionanti, come tante altre, con evidenti ricadute negli stili di vita, nei rapporti con gli Stati sovrani e sul piano sociale. Questioni da affrontare con pragmatismo e determinazione e non con interminabili dispute ideologiche. Come dimostra l’azione del Sindacato e del Sindaco di centrosinistra di Cividate al Piano, Comune che ha accolto con favore un insediamento Amazon, con 900 nuovi posti di lavoro. Pragmatismo ancora assente nelle istituzioni centrali che, per favorire il progresso e non subirlo, devono imporre la propria Autorità con regole chiare e soprattutto efficaci. Abbandonando i fatui editti e i tanti codicilli individuati dagli indicatori internazionali, come vera causa del ritardo italiano nella competizione globale».
Notizie: Ufficio Stampa ASMEL
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