Tre le persone arrestate e sei quelle denunciate per spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrati oltre 400 grammi tra marijuana, hashish, cocaina ed eroina, 135 spinelli già confezionati, decine di pastiglie di ecstasy, un centinaio di grammi tra ketamina anfetamina ed altre sostanze psicotrope oltre ad alcune dosi di LSD.
Secondo quanto spiegato, 170 sono stati i soggetti segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti.È questo l’esito dei controlli che la Guardia di Finanza di Torino ha eseguito in occasione della “kermesse” di musica elettronica conosciuta come il “Movement Music Festival” che ha visto impiegati, su due giorni, decine di Finanzieri e diverse unità cinofile del Corpo.
Alcuni tra i migliaia di giovani accorsi per gli eventi, hanno utilizzato vari espedienti per tentare di occultare la sostanza stupefacente, inserendola in insospettabili sigarette, nascondendola nella biancheria intima, addirittura tra i capelli. Il fine primario dell’intervento, pienamente condiviso ed auspicato dagli organizzatori degli eventi, è stato però quello di evitare che, dall’introduzione nell’area concertistica di sostanze stupefacenti e dalla successiva assunzione delle stesse, oltre ad un danno alla salute per i giovani consumatori, potessero derivarne eventuali cause di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sequestri a parte, il risultato più rilevante ed atteso è stato proprio nella “prevenzione”.
Grazie, forse, al “passaparola” i tentativi di introdurre la sostanza stupefacente sono infatti via via diminuiti con il trascorrere del tempo tanto che, dopo poche ore dall’inizio dell’evento, erano sempre di meno gli sprovveduti giovani, probabilmente distratti o mal informati, che tentavano di eludere i controlli dei Finanzieri.
L’assunzione di droghe, soprattutto quelle sintetiche “di nuova generazione”, oltre a moltiplicare gli effetti dell’alcol, facendo spesso perdere i freni inibitori, aumenta l’aggressività dei consumatori, predisponendoli ad atti inconsueti e talvolta violenti. I fermati, prevalentemente piemontesi e lombardi ma anche giunti da paesi esteri, sono giovani provenienti da famiglie di tutte le estrazioni sociali.
Nei confronti dei soggetti consumatori potranno essere applicate le previste sanzioni amministrative e per i casi più gravi si potrà dare avvio al percorso di recupero presso le apposite strutture provinciali