La II edizione piemontese del Forum Agroecologia e Biodiversità

Si è tenuta oggi la II edizione piemontese del Forum Agroecologia e Biodiversità organizzato a Torino presso il Centro Studi Sereno Regis. Una iniziativa pensata come momento di incontro e confronto tra associazioni di categoria, ricerca e mondo dell’ambientalismo scientifico per sottolineare il ruolo dell’agroecologia contro la crisi climatica verso una transizione ecologica giusta e solidale.
“In Piemonte solo il 6% dei terreni coltivati lo sono secondo le linee guida del biologico. In Italia siamo sopra al 20%. Questo gap così ampio è la manifestazione plastica di un settore che ancora deve crescere molto in consapevolezza, sganciandosi da abitudini produttive che rischiano di essere ormai desuete e di non dare la giusta risposta alle sfide contemporanee – dichiara Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – In Italia negli ultimi dieci anni 146 eventi meteo estremi hanno causato danni al settore agricolo, il 7,4% del totale degli eventi avvenuti in Italia. Il Piemonte è una delle regioni più colpite. Nuove modalità di coltivazione, a partire dal biologico, potranno contribuire a mitigare gli effetti degli eventi estremi. Ma bisogna innovare e cambiare: ogni giorno che passa rischia di essere un giorno perduto”
Nel primo slot della mattinata, durante la tavola rotonda “Il futuro del biologico in Piemonte” sono intervenuti Paola Migliorini (Agroecology Europe) e Marco Paravicini (FederBio) per delineare lo stato della produzione biologica in Europa e, nello specifico, in Italia e in Piemonte.
Il Settore programmazione e coordinamento sviluppo rurale e agricoltura sostenibile della Regione Piemonte ha spiegato perché credere nel biologico è importante e quali risorse mette a disposizione la Regione Piemonte in quest’ambito. Ambito in cui occasioni lavorative e d’impresa sono largamente presenti e le ha illustrate Dimitri Buzio (LegaCoop Piemonte). L’innovazione nella coltivazione biologica, invece, sta facendo passi avanti offrendo nuove soluzioni, come ha descritto Giacomo Ballari di Fondazione Agrion.
Gabriele Carenini (CIA Agricoltori Italiani) e Roberto Sambo (Responsabile Slow Food per i presidi di Piemonte e Valle d’Aosta), infine, hanno spiegato quali benefici e quali difficoltà gli agricoltori incontrano nel mondo del biologico.
In conclusione, Angelo Gentili (Legambiente Agricoltura) ha portato il punto di vista dell’Associazione ambientalista ricordando che l’agricoltura è una delle grandi sfide da affrontare, non solo perché subisce gli effetti negativi del riscaldamento globale e degli impatti degli eventi meteo estremi, ma contribuisce anche a una quota significativa delle emissioni di gas serra. Per questo è fondamentale ripensarla attraverso la chiave dell’agroecologia, riducendo gli impatti di agricoltura e zootecnia intensive, puntando su resilienza, innovazione e sostenibilità e al tempo stesso garantendo la piena applicazione del Green Deal in ambito agricolo delle strategie “From Farm to Fork” e “Biodiversity 2030”, fondamentali per sostenere una transizione ecologica efficace.
Il secondo slot tematico della giornata ha guardato al mondo della biodiversità, in particolare al tema degli Accordi di Custodia promossi dal progetto europeo LIFE NatConnect 2030.
Il progetto LIFE NatConnect2030 punta a rafforzare le connessioni ecologiche attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e la stipula di Patti di Custodia tra Comuni, privati, scuole e associazioni che vogliono impegnarsi nella tutela attiva del territorio.
Simona Colombo di Legambiente Lombardia, che rappresenta uno dei 16 partner del progetto europeo, ha sottolineato quali obiettivi il progetto intende perseguire per favorire la conservazione della biodiversità previsti nelle Direttive Habitat e Uccelli attraverso azioni prioritarie in favore della Rete Natura 2000.
A seguire, è stato portato l’esempio di cosa vuol dire essere Custodi della Biodiversità con il caso studio del progetto LIFE Orchids.
Sono stati firmati i primi due Patti di Custodia della Biodiversità. I due Patti per la Biodiversità del progetto europeo sono stati firmati da Lorenzo Savio, presidente del Circolo Legambiente Molecola e Daniela Nuzzo, referente della comunità Gli Amici del Monte San Giorgio.
Il primo per l’esperienza del Pratone Parella che punta a coinvolgere nuove cittadine e cittadini interessati alla protezione della biodiversità per restituire lo spazio verde ai residenti del quartiere che lo vivano come luogo di socialità e al contempo ne riconoscano le potenzialità ecologiche divenendo a loro volta custodi perenni del prato. La seconda per promuovere la fruizione sostenibile e le buone pratiche per la tutela dell’area protetta del Monte San Giorgio e organizzare attività che coinvolgano cittadini e cittadine nella manutenzione dell’area.
A parlare delle future firme dei nuovi Accordi di Custodia, che toccheranno altre aree del Piemonte, ci sono stati il presidente del Circolo Legambiente Il Pioppo – Ovest Ticino e Novarese per il progetto con il Comune di Novara “Novara Città in Erba” sullo sfalcio differenziato e l’agronoma Anna Massa insieme al vicepresidente del Circolo Legambiente Cuneo Gianfranco Peano che hanno introdotto il nuovo progetto “Il Suolo è vita”, nato per incentivare la salvaguardia della biodiversità della provincia di Cuneo.
In chiusura la premiazione del concorso fotografico “Il mio giardino biodiverso”, nell’ambito del progetto europeo LIFE NatConnect2030. L’iniziativa, aperta tra il 7 luglio e il 31 agosto 2025, ha invitato cittadine e cittadini a raccontare con uno scatto la biodiversità nascosta nei propri spazi verdi (giardini, orti, terrazzi, balconi e aiuole). Attraverso le immagini inviate, il concorso ha messo in luce un’Italia domestica ricca di biodiversità, fatta di piccoli gesti quotidiani e spazi verdi trasformati in microhabitat vivi e accoglienti.
Le fotografie raccolte raccontano un mosaico di natura diffusa, capace di connettere balconi urbani, orti condivisi e giardini di campagna in un’unica rete ecologica che attraversa i nostri territori. Sono stati consegnati i premi “kit biodiversità” alla prima classificata (Enrica Coppo con “Ragno bianco del granchio_Ape_Calla”), al secondo classificato (Michele Lardon con “Dopo la pioggia”) e alla terza classificata (Annabelle de Jong con “Angolo del mio prato”). I “kit” contenevano sementi e bulbi per impollinatori, una mangiatoia per uccelli (offerta dalla LIPU), una bat box (offerta da WWF), un bug hotel (hotel per insetti) e delle pubblicazioni a tema.


