Sabato 17 febbraio è cominciata, in Piazza De’ Bartolomei a Susa, la stagione concertistica “SusaMusicFestival”, che proporrà concerti di musica classica, da camera, ma anche rock, jazz e swing.
Cinque gli appuntamenti in cartellone, voluti dalla Città di Susa per far rinascere una rassegna musicale cittadina e nello stesso tempo festeggiare i quarant’anni dell’Istituto Musicale “G.B. Somis” al quale è stata affidata la direzione artistica ed il coordinamento degli eventi.
In un percorso che durerà fino a giugno, si alterneranno in differenti luoghi musicisti di ottimo livello che con l’Istituto in questi anni hanno avuto rapporti di amicizia e collaborazione.
Si è cominciato sabato 17 febbraio alle ore 18.00 con il concerto dal titolo “Ritmo e atmosfera degli anni d’oro del ‘900” che ha visto impegnata la formazione segusina dei Seven of Swing.
Il programma proseguirà con un evento al mese: domenica 11 marzo alle 18 alla chiesa di Traduerivi il quintetto d’archi “Kairos ensemble”, sabato 7 aprile alle 21 la Petite Messe solennelle di Rossini con l’”Orchestra sinfonica amatoriale italiana” diretta da Paolo Fiamingo il “Casale coro” e, tra i solisti, la soprano bussolenese Irene Favro; a seguire venerdì 25 maggio alle ore 21 in Piazza IV novembre aspetteremo la partenza del Giro d’ Italia ballando a ritmo di twist e rock’n’roll con i Re-Beat, gruppo pop torinese che vede alla batteria Fabio Fornaro, insegnante della scuola di musica segusina. La rassegna si concluderà nel cortile del castello di Susa domenica 17 giugno con una serata travolgente in compagnia dell’AGAMUS Big Band, un’orchestra di fiati che ci proporrà i grandi
successi della “Swing Era”.
Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito. Parallelamente, l’Istituto Musicale “Somis” proporrà cinque seminari rivolti a tutti gli interessati e amanti della musica e del suo mondo: primo protagonista, il 20 marzo, sarà Luca Vicini, “Vicio” dei Subsonica con un workshop dal titolo “Produzione e Home studio”.
Info: www.istitutomusicalesomis.it , www.cittadisusa.it, www.visitasusa.it.
Foto: wikipedia.org
