L’occhio dell’operatore della Centrale Operativa della Polizia di Stato si è dimostrato infallibile. Secondo quanto spiegato, erano trascorse da poco le 4.30 del mattino, quando l’agente vedendo le immagini provenienti dalle telecamere posizionate in città si è accorto che in via Berthollet angolo via Belfiore c’erano quattro persone, tre cittadini stranieri e una donna che discutevano. I tre cittadini stranieri avrebbero tirato per la manica della giacca la ragazza spostandosi in direzione di via Madama Cristina.
In base a quanto appurato, la ragazza era in compagnia di un giovane che sarebbe stato aggredito con calci e pugni da uno degli appartenenti al gruppo e cadeva per terra. Dalle immagini, è apparso chiaro che l’aggressore fuggendo avrebbe avuto in mano un telefono cellulare. Durante la fuga, l’aggressore inavvertitamente avrebbe acceso il display. Vittime del gruppo erano stati due giovani stranieri: un islandese e una slovacca. Poco prima di impossessarsi dello smartphone, il gruppo di aggressori si sarebbe impadronito della borsa della ragazza.
Le immagini in diretta avrebbero permesso non solo di inviare subito le volanti sul posto ma di guidare anche le ricerche del fuggitivo che sarebbe stato fermato in via Sant’Anselmo da uno degli equipaggi che ha intuito quale poteva essere l’unica possibile via di fuga dell’uomo. Lo straniero, un 28enne marocchino con precedenti contro il patrimonio è stato arrestato per rapina. Borsa e cellulare, invece, sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.
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