Cultura e Società

“Lampi di genio”, scritto, creato e interpretato da Katia Capato

Una Bambina piange. Una presenza eterea accorre: non un angelo, bensì Ipazia, filosofa e scienziata dell’antichità, accompagnata da altri spiriti illustri – Nikola Tesla, Konstantin Ciolkovskij e Katherine Johnson – visionari che, in vita, seppero sfidare limiti e convenzioni. Non possono esaudire il suo desiderio, ma le pongono una semplice domanda: “Cosa ti piace fare?”. La risposta, appena sussurrata, accende la scintilla… e la magia inizia: la bambina dà voce e corpo a ciascuno di loro. È questo che ama fare!

In un gioco teatrale un po’ serio e un po’ grottesco si muove il racconto, in un tempo sospeso, dove il teatro diventa spazio di scoperta e trasformazione.

Ipazia

Vissuta ad Alessandria d’Egitto tra il IV e V secolo, fu matematica, astronoma e filosofa. Uccisa brutalmente da una folla istigata da fanatismo religioso, divenne nel tempo simbolo della libertà di pensiero. In suo nome, oggi brillano un asteroide, crateri lunari e persino un frammento celeste trovato nel deserto egiziano.

Nikola Tesla

Inventore geniale, visse tra Otto e Novecento. Dalla sua infanzia segnata da visioni e traumi, emerse un talento straordinario: immaginare ogni macchina nei minimi dettagli nella mente, prima ancora di costruirla. Ideò la corrente alternata, che alimenta ancora oggi il mondo, ma fu spesso osteggiato per idee troppo avanti per i suoi tempi. Morì in solitudine, circondato solo dai suoi piccioni.

Konstantin Ciolkovskij

Padre della cosmonautica, divenne sordo da bambino e trovò rifugio nei libri. Autodidatta, inventò il razzo a propellente liquido e sognò viaggi interplanetari ben prima che fossero immaginabili. Non parlò mai di armi spaziali, ma solo di progresso e conoscenza. “La Terra è la culla dell’Umanità, ma non si può vivere per sempre in una culla”, scrisse.

Katherine Johnson

Matematica afroamericana della NASA, visse la segregazione razziale e il sessismo, ma non si lasciò mai definire da essi. Con passione e talento contribuì ai voli spaziali americani e ai primi passi sulla Luna. Amava dire: “Tu non sei meglio di nessuno, e nessuno è meglio di te”, ricordando le parole del padre. Il suo lavoro silenzioso ha fatto volare generazioni.

Samantha Cristoforetti

AstroSamantha, prima donna italiana nello spazio e comandante dell’ISS. Dialoga con Ipazia nello spazio, alla ricerca non di risposte, ma di domande giuste, e riceve in dono non un pensiero, ma una percezione: quella di essere parte del Big Bang stesso, un’onda generatrice dell’universo.

Attraverso questo viaggio teatrale e interiore, la Bambina si scopre, e come in un soffio, da quell’incontro, quasi mezzo secolo è passato! Il suo dolore si trasforma in meraviglia, gratitudine.      E da lì, da quel pianto iniziale, con immaginazione e conoscenza, si ritrova… oltre la Luna, oltre le Stelle, Oltre…

“Lampi di genio”, scritto, creato e interpretato da Katia Capato
Date programmate:

Sab 18 ott e dom 19 ott 2025 | ore 17:45 – Debutto
Sab 17 gen e dom 18 gen 2026 | ore 17:45 – Replica
Sab 11 apr e dom 12 apr 2026 | ore 17:45 – Replica

Posti limitati su prenotazione con sms o msg whatsapp al cell di Sala Scicluna 347 4002314 – indicare titolo evento, data, nominativo e numero prenotati)

Sala Scicluna, Via R. Martorelli 78, 10155 Torino – Interno cortile

Lo spettacolo prevede l’utilizzo di effetti luminosi e strobo per i quali avvertiamo le persone fotosensibili.
(Durata 120 minuti c.) 

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