Rassegna cinematografica a cura di Remo Schellino
I film d’autore di Remo Schellino – “Venire al mondo”, “Stare al mondo” e “Andare all’altro mondo” – dedicati al nascere, vivere e morire, saranno presentati in tre serate e in tre location cheraschesi differenti nel mese di luglio.
Lunedì 8 luglio, a Roreto di Cherasco, si inizia con “Venire al mondo” di Remo Schellino: la nascita è l’ingresso nella vita, il corpo femminile è come la terra seminata dall’uomo e fecondata dal sole, è il sole che dà la vita al grano che viene seminato ad ottobre, rimane sotto la neve nei mesi invernali per poi germogliare in primavera e infine maturare a giugno per la mietitura. Un ciclo di nove mesi come la gestazione di un bambino.
E qui che si inserisce il compito della levatrice, donne capace di levare ed elevare il neonato dal corpo della donna. La ciclicità data da un cerchio che si chiude e un altro, il grembo materno, che si apre a un nuovo percorso di vita. Nella proiezione ci sono le testimonianze di: Maria Pistone di Carrù, Aida Burchi di Perosa Argentina, Teresa Rossio di Castelnuovo Nigra, Carla Ferreri di Alba e Manfrinotti Luigina di Ceppo Morelli (Verbania).
Lunedì 22 luglio, a Bricco di Cherasco, si continua con “Stare al mondo”: il film di Remo Schellino è la trasposizione in chiave cinematografica del libro L’anello forte di Nuto Revelli. Nell’opera dello scrittore cuneese per la prima volta voci e storie provenienti dal multiforme universo contadino della provincia di Cuneo sono state ascoltate, raccolte e pubblicate restituendo la dignità spesso negata e il valore fondamentale al ruolo delle donne in seno alla famiglia e alla società. Non mancano in questo film, figure capaci di scegliere per loro stesse un’alternativa di vita, manifestando un desiderio di indipendenza.
L’estrema diversità delle esperienze delle testimoni è stata una scelta di campo voluta e meditata. Impostata sul modello del “racconto di vita”, il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla “scelta”, o, al contrario, sull’ “assenza di scelta” in ambito affettivo e lavorativo. Vincenzina Revelli, la cuoca del Presidente Einaudi; Marianna Elia un’emigrata dalla Calabria negli anni ’60; Caterina Morando vedova di un disperso in guerra nel 1943; Irma Brocardo, una maestra diventata primo Sindaco donna in Piemonte; Marisa Ombra una staffetta partigiana; Suor Delfina Pocchiolla; Paola Ghiglia Blengini la titolare di un dancing. Tutte sette, con le loro testimonianze, raccontano il loro stare al mondo, per scelta o per destino.
Lunedì 29 luglio, a Cherasco, nel cortile di Palazzo Gotti, si termina con “Andare all’altro mondo”: è un percorso antropologico, emotivo e culturale dove la morte è raccontata nella circolarità della vita, come uscita da un mondo ed ingresso in un altro. Nulla si distrugge, tutto si trasforma. La morte è una nuova presenza. Riti, racconti, testimonianze e conversazioni legate alla fase finale del nostro vivere. Con quali sentimenti e con quali forme ci prepariamo ad affrontare la fine della nostra esistenza? Quali le pratiche, i gesti, che ci aiutano ad accompagnare al trapasso un nostro caro? Il lutto, la sepoltura, i lamenti funebri, la richiesta del fine vita.
Un rapporto di fisicità con la salma che non si estingue, anche se nuove tendenze, come la morte digitale, cominciano prepotentemente ad entrare nel nostro vivere quotidiano attraverso i social. Uno spunto per riflettere sul senso della vita legato strettamente alla nostra inevitabile scomparsa. Una presa di coscienza che dovrebbe aiutarci ad avere una vita piena, a dare il senso e la misura del nostro vivere, a limitare una corsa sfrenata al possesso che offusca i veri sentimenti e i grandi valori. Il film è un racconto corale fatto da: Maddalena Albera, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Giuseppe D’Avenia, Amelia Levanti, Ignazio Marci, Mauro Milanesio, Eugenia Minetti, Marcella Meloni, Pier Giacomo Pala, Folco Terzani, Michelina Todisco, Amerigo Vigliermo, Giannina Zariella e Andrea Parodi.
«Con questi tre film – dichiara Mara Degiorgis consigliera delegata alla cultura – riprendiamo il cinema estivo all’aperto, appuntamento piacevole per le sere d’estate. La scelta inizia a realizzare le mie intenzioni culturali espresse in campagna elettorale. La trilogia dedicata alla nascita, vita e morte dell’uomo mi è sembrata perfetta da portare in tre luoghi rappresentativi della comunità cheraschese e penso che una riflessione su questi temi suggerita da un’amministrazione comunale sia una proposta indicata per unire una comunità».