Omaggio al cinema di Roberto Roberti
Sergio Leone, invitato nel 1984 a Torino dal Movie Club in occasione di un omaggio a lui dedicato, volle visitare tutti i posti torinesi il cui indirizzo era stato conservato negli appunti del padre Roberto Roberti (nome d’arte di Vincenzo Leone, 1879-1959) e che erano riferiti ai luoghi dove aveva girato. Fu in quell’occasione che il regista di Il buono, il brutto e il cattivo fu molto generoso nel raccontare quanto il padre fosse legato ai ricordi della Torino di inizio secolo, quando il primo divismo si consumava negli eleganti caffè di piazzetta Carignano e della Galleria Subalpina e quando Francesca Bertini (che Roberti diresse poi a Roma in tanti film) era la diva più amata dagli italiani.
Roberti nell’arco di una carriera durata quarant’anni (dagli anni Dieci ai primi anni Cinquanta), diresse oltre sessanta film, inizialmente a Torino, prima capitale del cinema italiano, e poi, dal 1918, a Roma, dove divenne il regista prediletto della celebre diva Francesca Bertini.
In tempi recenti, alcuni suoi film, ritenuti perduti, sono stati recuperati e preservati o restaurati grazie alla sensibilità di importanti istituzioni cinetecarie nazionali e internazionali (in particolare la Cineteca Nazionale di Roma, la Cinémathèque Royale de Belgique e il Museo Nazionale del Cinema di Torino), favorendo così, finalmente, la conoscenza di uno dei protagonisti del primo cinema italiano, così fortemente legato a Torino, città in cui ha diretto oltre trenta film, spaziando tra i generi più diversi.
L’omaggio a Roberto Roberti, curato da Silvio Alovisio (Università di Torino) e Caterina Taricano (critica cinematografica e curatrice), in collaborazione con Steve Della Casa (presidente della Società Le Serre e conservatore della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia) prevede due eventi complementari: si inizia la sera di mercoledì 19 giugno, alle ore 21.00, con una proiezione e sonorizzazione live al Cinema Massimo Uno (Museo Nazionale del Cinema, ingresso 4,50 euro), per poi proseguire il giorno successivo, giovedì 20 giugno, con una ricca giornata di interventi e approfondimenti, nella suggestiva cornice del Parco culturale Le Serre di Grugliasco (ingresso libero).
Il programma per omaggiare Roberto Roberti
Il programma serale del 19 giugno prevede la proiezione di due film molto rappresentativi del percorso artistico di Roberti, con due diversi accompagnamenti live, che in qualche modo rispecchiano le differenti peculiarità delle due pellicole.
Il primo titolo del programma è L’ultima vittima (1913, copia del Museo Nazionale del Cinema): questa fosca storia di passioni fatali e crudeli vendette è uno dei tanti titoli girati e interpretati da Roberti a Torino, insieme alla moglie Bice Waleran. La pellicola sarà sonorizzata da Arto fantasma, ensemble tra jazz, rock e musica contemporanea, che ha al suo attivo sonorizzazioni de Il jockey della morte, Maciste, Der Traume der Zalavie e Filibus (Dario Bruna: batteria; Enrico Degani: chitarra elettrica; Simone Garino: sax baritono; Orazio Lodin: Fagotto; Federico Marchesano: contrabbasso; Christian Schmitz: piano preparato; Andrea Valle: composizione, batteria automatica; Carlo Barbagallo: regia del suono).
Il secondo film proposto è invece Voglio a tte! (1922, copia della Cineteca Milano, si ringrazia la Fondazione Cineteca Italiana): questo emozionante melodramma mediterraneo su un amore infelice appartiene al successivo periodo romano del regista ed è interpretato dalla celebre diva Francesca Bertini, con accompagnamento al pianoforte da Francesca Badalini, musicista e compositrice che può vantare una lunga e apprezzata esperienza internazionale di sonorizzazioni di film muti.
Nella successiva giornata di studi a Grugliasco (giovedì 20 giugno), specialiste e specialisti provenienti da diverse Università (di Firenze, Milano, Padova, Pavia) e istituzioni cinematografiche (il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Cinémathèque Royale, il Museo Nazionale del Cinema, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, l’Archivio Sempre in penombra), dall’Università di Torino proporranno a un pubblico non solo di studiosi ma anche di appassionati e curiosi un appassionante viaggio nel cinema di Roberto Roberti, raccontato nelle sue due principali stagioni (la lunga attività nel muto e l’esperienza del cinema sonoro) ma anche nei suoi luoghi più significativi (non solo Torino e Roma, ma anche Napoli, set privilegiato per alcuni importanti film di Roberti).