Libri da collezione: imperdibili occasioni da Aste Bolaffi
Libri da collezione 692 lotti tra opere a stampa e autografi da Aste Bolaffi
Appassionati di libri di carta, possibilmente antichi? L’appuntamento per veri bibliofili (o per un’idea regalo davvero originale) è fissato per il prossimo Giovedì 14 Dicembre 2023 da Aste Bolaffi, nella sede torinese di corso Verona 34/D, dove a partire dalle 10 verranno battuti 692 lotti tra libri rari e autografi.
Come tutte le aste Bolaffi anche questa può essere seguita sul sito astebolaffi.it.
Chi è interessato a partecipare può già registrare la propria offerta direttamente dal web sfogliando il ricco catalogo online. Tra i 279 lotti della sessione mattutina una rara prima edizione del 1764 del libro che ha plasmato la storia del diritto penale moderno: Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, nel formato in quarto con barbe. Il lotto 23 ha una base d’asta di 10.000 Euro.
Rarissima e mai battuta all’asta anche la prima edizione dell’Inno a Nettuno di Giacomo Leopardi del 1817. Pubblicati come presunti inni greci ritrovati in un codice medievale, rappresentano uno dei più audaci tentativi del poeta sul terreno dell’imitazione degli antichi e sono i primi componimenti poetici originali fatti stampare dal giovane autore (lotto 115, 1.000 Euro).
Nella sessione pomeridiana che inizia alle 14.30 verrà messa all’asta come lotto 307 la più completa e rappresentativa rassegna dei manifesti della Belle Époque in forma di riduzione litografica: Les Maîtres de l’affiche. Ideata e curata da Jules Chéret e stampata a Parigi da Imprimerie Chaix, l’opera venne offerta in sottoscrizione agli abbonati per 60 mesi, dal Dicembre 1895 al Novembre 1900. Alle tavole editoriali se ne aggiunsero altre 16 speciali. Alla fine di ogni anno veniva proposta agli abbonati la legatura disegnata da Paul Berthon, al prezzo di 8 franchi. Oggi la base d’asta per aggiudicarsi questa raccolta è di 20.000 Euro.
È stata invece stampata ad Anversa nel 1579 la prima edizione uscita dai torchi di Plantin (seconda edizione latina) del Theatrum orbis terrarum, volume di importanza capitale nella storia della cartografia perché considerato il primo atlante moderno.
Fu il cartografo fiammingo Abraham Ortelius a ordinare le mappe del mondo conosciuto, provenienti da diversi autori, in un’unica raccolta e con un approccio sistematico che costituisce una pietra miliare nella storia della mappatura. Un’innovazione che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della geografia come disciplina scientifica. Il lotto 368 parte da una base di 20.000 Euro.
Viene battuto con base d’asta di 3.000 Euro il lotto 315: un album di 20 disegni in penna e seppia su carta, attribuiti ad Angelo Uggeri (1754-1837), nominato nel 1823 da papa Leone XII segretario della commissione per la ricostruzione della Basilica di San Paolo fuori le Mura. La raccolta di scorci romani ha una legatura coeva in marocchino rosso alle armi di papa Gregorio XVI con ricca decorazione ai piatti e al dorso.
Risale al 1615 il lotto 331: L’idea della architettura universale, di Vincenzo Scamozzi, che il celebre architetto vicentino, allievo di Andrea Palladio, fece stampare a sue spese a Venezia. Di fatto questo trattato è una summa del pensiero architettonico rinascimentale che ebbe una fortissima influenza ed eco in tutta Italia e nel nord Europa. Base d’asta 3.500 Euro.
Il lotto 402 unisce due rarissime prime edizioni del medico e anatomista aretino Andrea Cesalpino (1524-1603), tra i padri della botanica moderna, in un unico esemplare postillato. De plantis libri XVI, Firenze, Marescotti, 1583 è legato con De metallicis libri tres. Roma, Zannetti, 1596. La prima opera, in particolare, è unanimemente considerata il capolavoro di Cesalpino, nella quale l’autore supera una descrizione delle piante basata, fino a quel momento, sull’uso e le proprietà introducendo un esame attento delle caratteristiche intrinseche di oltre 1.500 specie. Base d’asta 7.000 Euro.
Ha segnato invece la storia della medicina il lotto 567, De curtorum chirurgia per insitionem di Gaspare Tagliacozzi, stampato a Venezia nel 1597 da Gaspare Bindoni. Si tratta infatti del primo libro dedicato alla chirurgia estetica, e in particolare alla rinoplastica, di cui approfondisce procedure e perfino eventuali complicazioni. Il successo dell’opera fu tale che nello stesso anno il tipografo veneziano Roberto Meietti ne diede alle stampe un’edizione pirata. Base d’asta 8.000 Euro.
L’asta comprende infine una serie di lettere, cartoline e biglietti autografi (lotti 602-692) di artisti, letterati e personaggi storici. Nell’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Maria Callas non potevano mancare due foto della Divina con dedica e firma (lotto 660, 700 Euro) e due lettere autografe dalle quali emerge la devozione della celebre cantante lirica per Padre Pio da Pietrelcina (lotto 661, 500 Euro).
Tutti i lotti che verranno messi in vendita sono visibili in anteprima, previo appuntamento, da Lunedì 11 a Giovedì 14 Dicembre (10-18) nello Spazio Bolaffi in corso Verona 34/D a Torino.