Cimice Asiatica, come contrastarne la diffusione
In Piemonte, la cimice asiatica (Halyomorpha halys) si sta nuovamente presentando come minaccia predominante per tutte le colture. Al fine di far fronte a tale emergenza, la Fondazione Agrion, con il patrocinio della Regione Piemonte e di ANCI Piemonte, si sta impegnando per la diffusione delle buone pratiche da adottare per limitare la propagazione di questo insetto, estremamente dannoso per molte coltivazioni.
Il progetto mira ad accrescere la conoscenza del comportamento e delle dinamiche di popolazione della cimice asiatica per mettere in atto soluzioni efficaci e durature, nel rispetto dell’ambiente e della salute umana, volte a mitigarne l’impatto sulle coltivazioni e a ricreare un equilibrio nell’ecosistema.
Proprio per cercare di prevenire la diffusione ulteriore delle cimici sul territorio regionale, la Fondazione Agrion, con il supporto della Regione e dell’ANCI, ha voluto diffondere a tutti gli Enti Pubblici piemontesi un semplice e immediato vademecum, da condividere con i propri cittadini, per renderli parte attiva nel limitare la presenza degli insetti nelle abitazioni.
“Il fenomeno cimice asiatica deve essere controllato, per questo ritengo sia molto importante la collaborazione con la Fondazione Agrion – ha dichiarato il Vice presidente dell’ANCI Piemonte con delega all’Agricoltura, Marco Curto -. Aderendo all’iniziativa abbiamo la possibilità di mettere in campo tutte le nostre forze e competenze per evitare il più possibile la diffusione di questo insetto che sta creando gravi problemi a tante colture piemontesi, in particolar modo al mais, al nocciolo e agli alberi da frutta, come riscontrato dagli ultimi test in campo. Con la diffusione di semplici pratiche e l’impegno di tutti, anche dei singoli cittadini, sono certo che riusciremo a contenere le problematiche legate alla diffusione della cimice asiatica sul territorio.”
“Stiamo cercando di attivare tutte le strade possibili per il contrasto alla cimice asiatica – ha affermato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -. Proprio qualche giorno fa, in Agrion, si è svolto un importante incontro con i rappresentanti dei produttori e tutti coloro che si stanno occupando della gestione, in termini soprattutto di ricerca e sperimentazione, su questa problematica. La ricerca, in questi casi estremi, è infatti davvero fondamentale, così come un buon coordinamento per mettere a sistema le possibili azioni di contrasto. Ma anche l’impegno dei singoli cittadini è importante per contrastare la diffusione della cimice asiatica. Siamo dunque convinti che con questa iniziativa sia possibile coinvolgere tutti per la tutela dell’agricoltura piemontese.”
“Agrion sta concentrando molte ricerche sul tema della cimice asiatica – conclude il Presidente della Fondazione Agrion, Giacomo Ballari -. Le azioni di sperimentazione e di coordinamento con tutti i produttori piemontesi sono fondamentali e riteniamo che sia molto importante che anche tutti i cittadini, nel loro piccolo, collaborino per mitigare la presenza della cimice asiatica. È tutt’altro che banale il contributo che i cittadini possono dare a questa azione di lotta. Anche solo un piccolo numero di cimici eliminate da ognuno di loro può avere un effetto limitante importante, senza l’utilizzo di alcun prodotto chimico. Molte coltivazioni soffrono questo insetto in modo evidente ed è nostro dovere cercare in tutti i modi di difenderle. Il suo arrivo nel nostro ambiente ha creato un forte e dannoso disequilibrio nell’ecosistema. Ringrazio la Regione Piemonte per l’impegno costante nelle diverse azioni di contrasto alla cimice e per aver deciso di sostenere nuovamente la nostra iniziativa. Un ringraziamento anche all’ANCI per l’attenzione dimostrataci e la condivisione degli obiettivi. Siamo certi che, anche grazie a questa rete tra istituzioni, centri di ricerca e università, filiere agricole e cittadini, saremo in grado di vincere la sfida a cui ci sottopone l’arrivo di questo insetto alieno.”
Foto e Notizie: Ufficio Stampa Agrion