Torino Eventi

Musica a Rima 2019, info e date

Giunge al traguardo della Sedicesima Edizione la rassegna musicale estiva “Musica a Rima”, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Rima, sotto la direzione artistica di Angelo Peracini.
Rima è un piccolo paese di origine Walser ai piedi del Monte Rosa, in Valsesia, situato a ben 1417 metri di altitudine ed è una frazione del comune di Alto Sermenza (VC).
Sedici anni in cui si sono tenuti 38 concerti con un centinaio di musicisti sia di jazz come Enrico Pieranunzi, Fabrizio Bosso, Michel Godard, Rosario Giuliani, Javier Girotto, Gabriele Mirabassi, Rita Marcotulli, Bebo Ferra, Guido Manusardi, Peo Alfonsi, Fausto Beccalossi, sia musicisti classici come Antonio Ballista, Guido Rimonda, Massimo Giuseppe Bianchi, Gabriele Pieranunzi, l’orchestra d’archi Interpreti Italiani e tanti altri ancora.
Ogni anno numerosi appassionati si ritrovano qui accomunati dalla passione per la montagna ma, soprattutto, da quella per la grande musica della quale la rassegna “Musica a Rima” è un’assoluta garanzia da tanti anni ormai.
Il programma completo prevede i consueti tre concerti, improntati quest’anno prevalentemente sul jazz e sull’improvvisazione:
-Domenica 11 agosto, Louis Sclavis, clarinetti e Massimo Giuseppe Bianchi, pianoforte.
Louis Sclavis, clarinettista, sassofonista e compositore francese, è considerato uno dei più autorevoli jazzisti europei; con lui suonerà Massimo Giuseppe Bianchi, brillante pianista, il cui ultimo lavoro discografico “Around Bach” è stato pubblicato dalla Decca, celebre casa discografica che in settembre pubblicherà il suo nuovo CD
-Mercoledì 14 agosto, Rita Marcotulli, pianoforte e Luciano Biondini, fisarmonica.
Rita Marcotulli è una delle pianiste italiane più richieste a livello internazionale, vincitrice del “Ciak d’oro” e del “Nastro d’argento” alla migliore colonna sonora nel 2010, per il film “Basilicata coast to coast”, del David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e del Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz.
Luciano Biondini è considerato uno dei migliori fisarmonicisti italiani
In programma il loro bellissimo lavoro discografico “La strada invisibile”
-Domenica 18 agosto, Michel Godard, basso tuba, serpentone e basso elettrico e Francesco D’Auria, percussioni.
Michel Godard, musicista e compositore francese, è oggi uno dei più importanti solisti di tuba e probabilmente l’unico solista di serpentone, strumento che insegna al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi.
Francesco D’Auria, allievo di Tullio De Piscopo, diplomato in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e in Musica Jazz al Conservatorio “A. Boito“ di Parma, è docente della cattedra di Batteria e Percussioni jazz presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
In programma una anteprima assoluta: il loro lavoro discografico recentemente registrato a Rima “Amor sospeso”
I concerti si terranno nella Chiesa Parrocchiale di Rima con inizio alle ore 17.30 e ingresso a 10 euro. Ingresso gratuito ai minori di 16 anni.
L’organizzazione intende ringraziare sin d’ora gli sponsor che hanno aderito all’iniziativa ed in particolar modo la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, sponsor principale.
Per qualsiasi informazione telefonare al numero 345 8095160 oppure scrivere a prolocorima@gmail.com o consultare il sito www.prolocorima.it
BIOGRAFIE
DOMENICA 11 AGOSTO
Louis Sclavis, clarinetti
Massimo Giuseppe Bianchi, pianoforte
LOUIS SCLAVIS, clarinettista, sassofonista e compositore francese, è considerato uno dei più autorevoli jazzisti europei. Nato a Lione nel 1953, si è imposto giovanissimo sulla scena jazz dapprima francese e poi europea nei primi anni ’70 con il suo ensemble Workshop de Lyon. Ha in seguito lavorato con i vari Unit di Michel Portal, in associazione con il pianista sudafricano emigrato in Francia Chris McGregor, con la Compagnie del percussionista Bernard Lubat e il gruppo del contrabbassista Henri Texier. Parallelamente sviluppa i propri progetti da leader che lo porteranno al vertice del jazz europeo grazie anche alla stretta collaborazione, sin dai primi anni ’90, con l’etichetta ECM. Dallo stile informale e libero degli esordi, Sclavis si è progressivamente diretto verso forme musicali più strutturate, dove grande valore ha assunto di nuovo la melodia. Spesso si è parlato della sua ricerca in termini di folklore immaginario, il tentativo di rielaborare con sensibilità contemporanea elementi di derivazione popolaresca.
MASSIMO GIUSEPPE BIANCHI, dopo gli studi di Conservatorio, si è perfezionato con Bruno Canino, Franco Rossi, Maureen Jones, il Trio di Trieste e il Trio di Milano. Ha studiato composizione con Vittorio Fellegara e Bruno Zanolini, e ha frequentato una masterclass di György Ligeti. Si è esibito in sedi prestigiose tra cui: Parco della Musica di Roma, Società del Quartetto di Vercelli, Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli, “Settembre Musica” di Torino, Accademia Filarmonica Romana, I Concerti del Quirinale di Rai Radio 3, Columbia University (NYC). Ha suonato in diretta su Rai Radio 3 (La Stanza della musica) e sulla Radio della Svizzera Italiana. Il suo ultimo lavoro discografico è “Around Bach”, pubblicato dalla Decca, celebre casa discografica che in settembre pubblicherà il suo nuovo CD. Le sue precedenti incisioni dedicate prevalentemente al grande repertorio concertistico italiano (Ghedini, Respighi, Pick-Mangiagalli e Castelnuovo-Tedesco) hanno ricevuto il plauso delle critica e due candidature agli International Classical Music Awards. Come improvvisatore tiene concerti da solista e in varie formazioni, spesso in duo con apprezzati solisti quali Paolo Damiani ed Enrico Pieranunzi.
MERCOLEDI’ 14 AGOSTO
Rita Marcotulli, pianoforte
Luciano Biondini, fisarmonica
“La strada invisibile”
“LA STRADA INVISIBILE”
Il duetto: una delle modalità più minimaliste ed essenziali di fare musica insieme ma allo stesso tempo una delle più entusiasmanti e coinvolgenti. Due persone che si affidano l’uno all’altro in un affascinante dialogo che incanta per la sua armonia e semplicità. E’ il potere della melodia, l’alchimia che unisce il connubbio tra Rita Marcotulli e Luciano Biondini. “La Strada Invisibile” è il loro punto d’incontro lungo il percorso di ricerca dell’attimo di magia che solo la loro musica può compiere e portare a termine. L’origine della loro empatia sta nel loro vissuto musicale, due carriere che sono nate in giovane età, cresciute nella musica classica ed entrambe radicate nel profondo attaccamento alla tradizione.
RITA MARCOTULLI ha conquistato fama internazionale in brevissimo tempo. Vanta collaborazioni con i grandi del jazz come Chet Baker, Dewey Redman, Pat Metheney, Joe Lovano, Paul Bley, Palle Danielsson, Peter Erskine, Michel Portal, Enrico Rava, Andy Sheppard e Nguyên Lê ma anche con celebri musicisti italiani come Pino Daniele, Gianmaria Testa o Francesco De Gregori. Ha partecipato alla realizzazione del film “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro ha ricevuto il “Ciak d’oro” e il “Nastro d’argento” alla migliore colonna sonora nel 2010, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz.
Nell’album “La Strada Invisibile” è affiancata da LUCIANO BIONDINI, uno fra i migliori fisarmonicisti sulla scena musicale. Rabih Abou-Khalil, Michel Godard, Enrico Rava e più recentemente il giovane violinista polacco Adam Baldych hanno apprezzato il suo stile impregnato di drammaticità e passione, senza mai cadere in virtuosismi tecnici. Proprio come la Marcotulli, che fonda il suo amore per il jazz nella tradizione della melodia, possiede uno stile unico e inconfondibile. Nell’album “La Strada Invisibile” della collana Duo Art, fluiscono in un unico scorrere di note il jazz, la musica classica e la canzone italiana. Momenti incantevoli che si rivelano nei semplici movimenti di assoluta liricità musicale. Una sintonia che fonde melanconia, tenerezza, brio e carattere. Può sembrare scontato parlare di sensibilità, passione e allo stesso tempo leggerezza per definire una vena tipica della musica italiana, ma se c’è un briciolo di verità nei luoghi comuni “La Strada Invisibile” ne è la prova.
DOMENICA 18 AGOSTO
Michel Godard, basso tuba, serpentone, basso elettrico
Francesco D’Auria, percussioni
“Amor sospeso”
Dalle note del cd: Ne sono stati scritti tanti di libri su questo piccolo paese di origini Walser, ma una registrazione di un cd a Rima e “su Rima” non era mai avvenuta. La Pro Loco e la sua stagione musicale “Musica a Rima”, nata nel lontano 2004, ha colto con entusiasmo l’idea di Francesco e Michel, insieme alla Abeat Records, di registrare nella Chiesa del 1689 di San Giovanni Battista, perchè colpiti dalla sua ottima acustica, il suono pieno e avvolgente e dallo splendido contesto storico ed ambientale del piccolo paese di Rima posto a 1.417 m s.l.m. sul fondo della Val Sermenza, proprio dove “finisce la strada e cominciano i sentieri”
Da Abeat Records: Di rara eleganza e raffinatezza, con due musicisti di razza che suonano strumenti insoliti: dal Serpentone rinascimentale alle percussioni più insolite. “Amor sospeso” è il loro nuovo, molto originale lavoro, registrato interamente all’interno della piccola chiesa di Rima, ambiente perfetto per il riverbero naturale con l’assistenza di Marti Jane Robertson, un noto sound engineer americano. Il risultato lascia senza fiato gli ascoltatori: sia per il profilo artistico, sia per il sorprendente livello audiofilo. Il repertorio originale riecheggia suoni e mondi diversi, sapientemente miscelati: Jazz, Rinascimento, Barocco… tutto trova una naturale confluenza nella musica di questi due straordinari artisti che letteralmente affascinano il pubblico.
MICHEL GODARD, nato nel 1960, è un musicista e compositore francese. È oggi uno dei più importanti solisti di tuba e probabilmente l’unico solista di serpentone, che imbraccia per la prima volta nel 1979. Questo strumento, che nasce come il basso della famiglia dei cornetti, non aveva mai goduto di un repertorio solistico. Godard, sviluppando su questo strumento dimenticato il suo enorme talento tecnico, vi esegue un repertorio che va dalla musica del XVI secolo al jazz ed alla musica improvvisata. Come solista di musica classica, ha suonato e registrato con l’Orchestre Philarmonique de Radio France, con l’Orchestre National de France, con l’ensemble “Musique Vivante”, con l’ensemble “La Fenice di Parigi”. Nell’ambito del jazz, ha suonato, tra gli altri, con Michel Portal, Louis Sclavis, Henry Texier, Enrico Rava, Kenny Wheeler, Dave Bargeron, Gianluigi Trovesi. Ha registrato numerosi cd con i suoi progetti “Archangelica”, “ImpertinAnce”, “Castel del Monte”, “Tubatuba”. Dal 2002 insegna il serpentone al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi.
FRANCESCO D’AURIA, batterista, percussionista e compositore, è nato a Mariano Comense nel 1957. Ha iniziato gli studi musicali nell’ambito delle scuole jazz dell’area milanese frequentando corsi di batteria e in seguito è stato allievo di Tullio De Piscopo e ha partecipato a stages con Elvin Jones e Paul Motian. Ha compiuto gli studi classici diplomandosi in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e si è diplomato in Musica Jazz al Conservatorio “A. Boito“ di Parma. Nel 1995 si è recato negli Stati Uniti dove ha studiato con Skip Hadden al “BERKLEE COLLEGE OF MUSIC” di Boston. Ha collaborato con diversi musicisti, tra i quali Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Tony Scott, Uri Caine, Gabriele Mirabassi e tanti altri ancora, partecipando ad importanti Festival in Italia e all’estero. Parallelamente all’attività concertistica si dedica all’attività didattica ed è docente della cattedra di Batteria e Percussioni jazz presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Foto e Notizie: Ufficio Stampa Pro Loco Rima

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio