Lingotto Musica festeggia i 50 anni dei 12 violoncelli dei Berliner Philharmoniker
«Se esiste il Nirvana, a loro non sarà precluso il raggiungimento di questa meta sublime». Il giudizio del londinese Times non ammette dubbi sui 12 Violoncelli dei Berliner Philharmoniker, prestigiosa formazione da camera nata tra le file della più blasonata orchestra al mondo che lunedì 21 marzo, alle 20.30, celebra il suo 50esimo anniversario sul palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli (via Nizza 280, Torino).
Un atteso ritorno per questo ensemble unico per organico e maestria tecnica che, dopo il debutto nello splendido scenario della Reggia di Venaria Reale nel 2007, è stato ospite di Lingotto Musica altre tre volte, con concerti nel 2012, nel 2015 e nel 2019.
Dalla fondazione nel 1972, in occasione della produzione radiofonica di Hymnus op. 57 di Julius Klengel, i 12 Cellisten hanno raggiunto una notorietà planetaria pari a quella dell’orchestra di origine. In cinquant’anni di attività, il gruppo voluto da Pablo Casals è stato sinonimo di successi grazie alla versatilità dei suoi componenti – naturalmente rinnovati nel corso dei decenni – e all’immediato riconoscimento delle più alte autorità federali tedesche, che spesso li hanno voluti con sé nelle visite di Stato come ambasciatori della città di Berlino.
Vincitori di tre Echo Klassik (2001, 2005, 2017) per la loro discografia, sono fra i precursori del cosiddetto cross-over, cioè della mescolanza di generi musicali: nel loro catalogo trovano posto, accanto ai classici, il gospel, il rock, il tango, il jazz, la musica per film e l’avanguardia, con pagine scritte per loro – da autori quali Boris Blacher, Arvo Pärt, Sofija Gubajdulina, Wolfgang Rihm, Peter Eötvös, Kaija Saariaho e Tan Dun – o trascritte per il loro organico.
Assecondando la curiosità che ha contraddistinto il loro modo di far musica, il programma della serata si compone di pagine eterogenee per geografia, epoca e repertorio, spesso provenienti dai Paesi visitati in mezzo secolo di concerti.
Un sorprendente viaggio ai quattro angoli del globo che condurrà il pubblico dalle rivisitazioni degli chansonniers francesi Henri Bourtayre (Fleur de Paris) e Hubert Giraud (Sous le ciel de Paris) alle sonorità argentine del nuevo tango di Horacio Salgán (A don Agustin Bardi) e Astor Piazzolla (Escualo, Fuga y misterio); dagli standard jazz degli americani George Gershwin (Clap Yo’ Hands) e Juan Tizol/Duke Ellington (Caravan) ai celebri temi delle colonne sonore di Nino Rota (La strada) e John Williams (Catch Me If You Can).
Non mancano, infine, brani originali pensati per dodici violoncelli, come l’Hymnus (1920) di Klengel da cui l’avventura dei Cellisten ebbe inizio, o a questi ultimi espressamente dedicati, quali Aubade (1974) di Jean Françaix, dotato di una spigliata freschezza inventiva, e Twelve Angry Men (1996) di Brett Dean, che rivisita in chiave strumentale le atmosfere incalzanti e claustrofobiche dell’omonimo film di Sidney Lumet.
BIGLIETTERIA:
Biglietti numerati da 25 a 50 euro
Vendite on line su www.anyticket.it e in biglietteria il 18, 19 e 21 marzo.
Per maggiori informazioni sugli orari consultare www.lingottomusica.it
La stagione 2021-2022 è resa possibile grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Fondazione CRT, Reale Mutua, Banca del Piemonte, Vittoria Assicurazioni, Lingotto 2000, IPI, Lavazza, Acqua Sant’Anna, AON, Banca Sella.