Collegno Fòl Fest: la terza edizione
Straordinaria follia. Dedicata a Enrico Pascal. Dal 12 al 19 maggio 2024
“Non esistono santi di mente”. L’essenza della Collegno Fòl Fest 2024 è in questa frase, scritta da un paziente sul muro di uno dei padiglioni del manicomio di Collegno e riproposta nel documentario Sogno Matto, di Antonio D’Aquila, dedicato allo psichiatra “contestatore” Enrico Pascal, fautore del superamento dei manicomi e tra i fondatori dei primi Centri di Salute Mentale sul territorio torinese, tra gli anni ’60 e ’90 del Novecento.
Collegno Fòl Fest: dedica speciale
La terza edizione della festa, dedicata alla salute delle menti nel nome dell’inclusione e della Cittadinanza, è in programma da domenica 12 a domenica 19 maggio 2024, nel Parco della Certosa Reale di Collegno, e rende omaggio a un rivoluzionario in campo medico. L’esperienza professionale di Pascal, all’insegna dell’assistenza psichiatrica fuori dalle strutture di contenimento, infatti ne fa prima un pioniere e poi un convinto attuatore della Legge 180/78, intitolata al suo promotore, lo psichiatra e neurologo Franco Basaglia. Proprio lunedì 13 maggio, anniversario della promulgazione della Legge che ha rivoluzionato la psichiatria in Italia, Fòl Fest ricorda Enrico Pascal, con la proiezione di Sogno Matto.
Altra figura di riferimento, per la Collegno Fòl Fest di quest’anno, è Pietro Augusto Cassina, artista torinese, internato nell’ospedale psichiatrico della Certosa, nella prima metà del secolo scorso. Pittore non convenzionale, per scelta sempre lontano dai circuiti artistici, da accademie e gallerie, è oggi un riconosciuto “maestro”, nella storia dell’arte del Novecento. A lui sono dedicate l’art work di questa edizione e la mostra Pietro, sé dipinge nella furia della vita, curata da Lillo Baglio e Fabrizio Prina.
Per 8 giorni, nei padiglioni dell’ex manicomio la psichiatria riprende antichi spazi, ma lo fa guardando a prospettive, creatività, espressione artistica, risorse, talenti, ponendo la persona al centro di confronti tra addetti ai lavori, performance, mostre, letteratura.
Sono circa 70 gli appuntamenti in calendario, selezionati tra le 85 proposte arrivate attraverso un concorso d’idee, aperto dal 10 gennaio al 10 febbraio 2024. L’esordio è la tradizionale Fòl Parade, con l’Orchestra Fiati della Città di Collegno, il collettivo circense 6Tu e le Masche dell’Associazione San Lorenzo, che sfileranno nel Parco della Certosa, da piazza della Pace (vascone) all’Orto che Cura.
Come nelle edizioni precedenti, l’aspetto scientifico del disagio e della cura sarà approfondito in conferenze, workshop, tavole rotonde, organizzate a cura dell’Asl TO3, del Servizio IESA Asl To3 e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino.
Cuore della festa sarà l’Orto che Cura, progetto ed esperienza di rigenerazione ambientale, umana, urbana. Nei poliedrici spazi di piazza Avis 3 è allestita l’area food della Fòl Fest, gestita dalla cooperativa Il Margine, dove operatori sociali e persone con fragilità diverse promuovo progetti di inclusione e rigenerazione urbana, tra cui Semi di BistrOrto: un caffè val bene un sogno.
Ancora l’Orto che Cura ospiterà la Libreria della Fòl Fest, dedicata alle presentazioni di librie incontri con gli autori, ma gli spazi interni ed esterni faranno cornice anche a performance e ad alcuni appuntamenti di approfondimento sulla salute mentale.
Altro luogo simbolo si conferma La Lavanderia a Vapore, casa europea della danza e centro di ricerca per la sperimentazione artistica contemporanea.
Sabato 11 maggio lo spazio di corso Palestro 51 sarà sede dell’evento “anteprima” Healing Heritage – Patrimonio culturale per la salute mentale, workshop incentrato sull’analisi del benessere generato dal patrimonio culturale, ideato da MinD Mad in Design e Politecnico di Torino DIST Dipartimento Interateneo di Scienze Progetto e Politiche del Territorio, con la collaborazione di Lavanderia a Vapore e di diverse università italiane.
Tra le sedi istituzionali, che apriranno le porte a Fòl Fest, ci sono l’Archivio Storico Dism, la Biblioteca Medica e il Centro di Documentazione sulla Psichiatria dell’Asl TO3; l’Aula T-Pall e i laboratori dell’Università; l’ex Hammam di Villa 5 e il Padiglione 14.
La volontà di parlare di salute, attraverso l’arte, si esprime ancora una volta, in una significativa proposta di mostre, che spaziano tra pittura e fotografia, tra l’omaggio a Pietro Augusto Cassina e l’inedita esposizione di una copia del diario di M., datato 1800 e conservato a Barcellona, memoria di un paziente del manicomio di Racconigi.
Insolito cabaret del cuore sarà quello con Mauro Ermanno Giovanardi, cantante dei La Crus, che condurrà in un viaggio tra Alda Merini, Pierpaolo Pasolini, Shakespeare e altri autori, lungo un percorso tracciato appositamente per questa occasione.
A poche settimane dalla messa in onda in TV del film, Folle d’Amore, di Roberto Faenza, con Laura Morante nelle vesti di Alda Merini, girato nel Padiglione 13 della Certosa riallestito a manicomio, Collegno Fòl Fest ricorda così la poetessa dei Navigli.
Come è nella sua natura, l’evento collegnese accende luci diverse su un unico tema: una psichiatria che metta al centro la persona, la lotta allo stigma diretto verso chi convive con la malattia mentale.
Collegno non dimentica il suo passato, ma ne fa uno stimolo a guardare avanti, ad approfondire e divulgare i passi che si sono fatti nell’interpretazione del disagio, nella cura degli aspetti patologici e nel sostegno alle fragilità.
Collegno Fòl Fest: il programma della terza edizione
Il programma completo a questo link