Al Cinema Massimo un percorso sulla rappresentazione cinematografica dell’Antico Egitto
In occasione della mostra Aida. Figlia di due mondi (17 marzo – 5 giugno) realizzata dal Museo Egizio per celebrare il 150° anniversario della prima rappresentazione dell’Aida al Cairo (24 dicembre 1871) e della prima alla Scala di Milano (8 febbraio 1872), il Museo Nazionale del Cinema propone al Cinema Massimo dal 18 al 30 marzo – in collaborazione con Università degli Studi di Torino e A.I.A.C.E. Torino – un percorso di nove film sulla rappresentazione cinematografica dell’Antico Egitto nelle diverse cinematografie, dal colossal hollywoodiano del 1963 Cleopatra di Joseph L. Mankiewicz alla visione più intima di Vittorio Cottafavi con Le legioni di Cleopatra, all’horror di Lucio Fulci Manhattan Baby.
L’iniziativa si apre il 18 marzo alle ore 21.00 con la proiezione di Il faraone di Jerzy Kawalerowicz.
Tutte le proiezioni saranno introdotte da docenti dell’Università degli Studi di Torino nell’ambito del progetto UniVerso.
PROGRAMMA
Jerzy Kawalerowicz
Il faraone (Faraon)
(Polonia 1966, 145’, DCP, col., v.o. sott. it.)
L’erede al trono d’Egitto smania dal desiderio di muovere guerra agli Assiri, ma è costretto ad aspettare di diventare faraone prima di cominciare ad organizzarsi un esercito. Intanto i grandi sacerdoti hanno stretto un’alleanza con i colleghi assiri e il loro volere non si discute. Visto che il giovane faraone continua a scalpitare, i sacerdoti lo eliminano.
Introducono Giulia Carluccio (prorettrice UniTo) ed Enrico Ferraris (Museo Egizio, curatore mostra Aida. Figlia di due mondi)
Ven 18, h. 20.00
Guido Manuli
Aida degli alberi
(Italia 2001, 75’, 35mm, col.)
Radames è il capo dell’esercito di un mondo che distrugge qualsiasi forma di espressione della Natura. Anche il popolo a cui appartiene Aida viene perseguitato e fatto prigioniero. Radames si innamorerà però della fanciulla rinunciando alla potente Amneris e l’ecologia avrà i suoi riconoscimenti.
Introduce Giaime Alonge (storico del cinema, docente UniTo).
Sab 19, h. 18.30
Joseph L. Mankiewicz
Cleopatra
(Usa 1963, 250’, HD, col., v.o. sott. it.)
Dopo aver avuto un figlio da Giulio Cesare, la regina d’Egitto si consola con Marc’Antonio che deve vedersela con Cesare Ottaviano, futuro Augusto. La battaglia navale di Azio è decisiva. Marc’Antonio s’uccide, Cleopatra lo imita. Costò 44 milioni di dollari, rovinando le finanze della Fox che nell’impresa perdette quasi 50 milioni. Oscar alla fotografia, scenografia, costumi, effetti speciali. Fu iniziato da Rouben Mamoulian, sostituito presto dal riluttante Mankiewicz. Nel Guinness dei primati figura il maggior numero di cambi di costume: durante le riprese Liz Taylor ne indossò 65, disegnati da Irene Sharaff.
Introducono Giulia Carluccio (prorettrice UniTo) e Stefano De Martino (storico, docente UniTo).
Dom 20, h. 17.45
Michael Curtiz
Sinuhe l’egiziano (The Egyptian)
(Usa 1954, 139’, HD, col., v.o. sott. it.)
Sinhue e Horembeb salvano la vita al faraone d’Egitto Akenaton e vengono nominati medico di corte e ufficiale dell’esercito. In seguito, Sinhue è costretto a rifugiarsi all’estero dove scopre un piano d’invasione dell’Egitto. Da un romanzo (1945) di Mika Waltari.
Introduce Matteo Pollone (storico del cinema, docente UniTo).
Lun 21, h. 15.45
Vittorio Cottafavi
Le legioni di Cleopatra
(Italia 1959, 98’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Cesare Augusto manda, travestito, il centurione Curridio ad Alessandria d’Egitto per indurre Marco Antonio che vi regna a fianco di Cleopatra a evitare una guerra con Roma. L’inviato incontra la regina sotto false spoglie, se ne innamora e fallisce la missione.
Introduce Giulia Muggeo (storica del cinema, docente UniTo).
Mar 22, h. 18.30
Lucio Fulci
Manhattan Baby
(Italia 1982, 89’, HD, col., v.o. sott. it.)
L’archeologo George Hacker compie importanti scavi in Egitto, riportando alla luce antichi reperti e scendendo nella tomba del dio del male Abnubenor. La moglie Emily e la piccola figlia Susie si godono le bellezze della zona, ma una misteriosa mendicante cieca dà a Susie un amuleto, dicendole: “Le tombe sono dei morti”. Tornati a New York le cose precipitano in un vortice di orrore: la stanza di Susie sembra essere diventata una porta di collegamento spazio-temporale con l’antico Egitto.
Introduce Riccardo Fassone (storico del cinema, docente UniTo).
Ven 25, h. 18.00
R. W. Philips
Mercy, the Mummy Mumbled
(Usa 1918, 8’, HD, b/n, did. or, sott. it.)
Un professore di egittologia è in cerca di una mummia per fare degli esperimenti e un giovane escogita un piano folle sperando di ottenere in cambio la mano della figlia del professore di cui è innamorato. Totalmente girato con attori afroamericani.
Introduce Silvio Alovisio (storico del cinema, docente UniTo).
Lun 28, h. 18.00
Terence Fisher
La mummia (The Mummy)
(Gran Bretagna 1959, 88’, HD, col., v.o. sott. it.)
Il ministro del culto Kharis, mummificato nell’antico Egitto, torna in vita per vendicare la profanazione della propria tomba. Vuole sterminare la spedizione archeologica inglese responsabile degli scavi, ma una dottoressa del gruppo, molto somigliante alla principessa egiziana Anaka, cerca di scongiurare la maledizione. Uno dei migliori film mai prodotti dalla Hammer con Peter Cushing e Christopher Lee.
Introduce Silvio Alovisio (storico del cinema, docente UniTo).
Lun 28, h. 18.10
Franklin J. Schaffner
Sfinge (Sphinx)
(Usa 1981, 117’, HD, col., v.o. sott. it.)
Nel 1301 avanti Cristo Menefta, architetto dei faraoni, costruisce per Seti I una tomba che, a suo parere, nessuno potrà violare: una maledizione, comunque, colpirà tutti coloro che ci riuscissero. Passano i millenni e una giovane egittologa americana, Erika Baron, parte alla ricerca di questa tomba.
Introduce Bruno Surace (storico del cinema, docente UniTo).
Mer 30, h. 18.00