San Miniato travolge Omegna, che ora è chiamata alla reazione
San Miniato fa valere energia, coesione e fisicità. Al PalaBattisti è netto il 58 a 79 finale.
Si parte con Piazza, Bushati, Santucci, Planezio e Balanzoni per la Paffoni, mentre Marchini opta per Quartuccio, Mastrangelo, Candotto, Caversazio e Lorenzetti. Ritmi alti in avvio, con grandi percentuali in attacco: dopo 4’ comanda San Miniato 8-10. Mastrangelo e Candotto firmano il primo allungo biancorosso, cui prova a rispondere dalla media Planezio: al 10’ è 19-23 per l’Etrusca. Scappa in avvio di secondo quarto San Miniato, con due canestri su rimbalzo d’attacco in fotocopia di Capozio: più 10’ ospite al 13’. La carica la suona il solito Bushati per il meno 3 sul 28-31, ma Quartuccio e Mastrangelo ripagano con la stessa moneta e Benites e compagni riallungano fino al 30-39 dell’intervallo complice l’ingenuità difensiva sulla sirena che costa i due punti di Mastrangelo, a quota 12 a metà gara con 5/9 dal campo. Chi si aspetta una reazione rossoverde rimane deluso, perché la prestazione è davvero un condensato di errori. Caversazio propizia subito il più 16, il solo Balanzoni ci prova con 7 punti consecutivi che riportano Omegna a meno 9, ma è un fuoco di paglia perché San Miniato è in totale controllo. Tozzi infierisce e lo stesso fa Benites: al 30’ è 45-61. Saltano anche i nervi alla Fulgor nell’ultimo quarto, con antisportivi a Birindelli e Bushati. San Miniato vola via, con la Paffoni incapace di opporre la minima resistenza e reazione. Finisce 58-79 tra i fischi, meritati come il successo di San Miniato.
“Un plauso a San Miniato per la splendida partita giocata – ha esordito nel post partita coach Fioretti. -, anche oggi abbiamo giocato a folate e, quando incontri una squadra così organizzata, non può bastare. C’è tanto da lavorare e questa è una lezione che ci serve per proiettarci al prossimo match”.