Cultura e Società

Fa tappa a Torino il Social Forum dell’Abitare

Rigenerazione urbana ed edilizia pubblica, studentesca e sociale; caro-affitti e razzismo abitativo; sfratti, abitazioni sfitte e aumento vertiginoso degli affitti brevi, con attenzione sul turismo mordi e fuggi che sta impoverendo i centri storici e residenziali delle città d’arte. Non solo sono temi e argomenti. Tutti i giorni, nelle nostre città, si consuma uno strame del diritto all’abitare, con inevitabili ripercussioni sulla tenuta del sistema democratico del nostro paese.

Da tempo, esiste una rete nazionale fatta di enti ed associazioni, il Social Forum dell’Abitare, che si interroga su problemi e promuove proposte politiche innovative, affinché anche le fasce sociali più vulnerabili abbiano accesso a un abitare dignitoso e sicuro. Venerdì 14 e sabato 15 marzo la discussione fa tappa a Torino alla Fabbrica delle “e”, IN corso Trapani 91/b.

«Le città – osservano gli organizzatori – sono lo spazio democratico dove dare corpo a una nuova idea di governo dei processi di trasformazione urbana integrando i temi dell’abitare con quelli del lavoro, della sostenibilità ambientale, dell’ecologia integrale, della giustizia sociale e della qualità della vita delle persone». Obiettivo, dunque, è tracciare nuove rotte sociali, dove i diritti siano inestricabilmente intrecciati, indispensabili l’uno all’altro. Perché avvenga determinante è il coinvolgimento degli enti pubblici: «Nel chiedere un rinnovato protagonismo istituzionale nelle politiche tra i tanti temi oggi oggetto di discussione approfondiremo nel seminario quelli relativi all’edilizia residenziale pubblica e sociale nonché ai processi di rigenerazione urbana».

Il seminario prevede una serie di incontri di autoformazione del Social Forum dell’Abitare. A fronte di un attuale apparato legislativo nazionale che privilegia la valorizzazione immobiliare sulla casa come diritto, SF invita a discutere nuove strategie di rigenerazione urbana contro i Caivano bis e Salva Milano, per rifondare l’alloggio pubblico e sociale in Italia per tutti e tutte.  Nella due giorni di Torino, si avvicenderanno urbanisti, geografi, docenti universitari, amministratori pubblici, avvocati, attivisti e attiviste.

Il senso è dunque restituire la complessità di un tema trasversale.

Spiega Laura Colini, urbanista e membro del coordinamento nazionale del Social Forum dell’Abitare: «Torino, dai primi anni 2000, promuove politiche abitative articolate e costruite da una complessa rete di attori pubblici e privati, con iniziative come “Vuoti a rendere” sul  riuso dello sfitto e ‘Fondazione CLT – Terreno Comune’ sulla decommodificazione del bene casa. Queste e altre azioni rendono Torino un caso critico per testare la capacità istituzionale e collettiva di costruire insieme risposte al problema abitativo nazionale».

«Abbiamo scelto la Fabbrica delle e” non a caso  – spiega Teresa Giani, che aderisce al Forum in quanto operatrice del Gruppo Abele – In questo luogo, il passato operaio e la speranza di un futuro migliore si saldano nell’operatività di un presente fatto di accoglienza, lotta alle disuguaglianze e incontro di donne e uomini resi subalterni da un sistema ingiusto. La questione dell’abitare, d’altronde, prima di essere economica è politica: continuare a vedere nel mattone solo uno strumento di ricchezza privata personale, e non anche di giustizia sociale collettiva».

Per partecipare alle giornate del Forum è necessario prenotarsi a questo link

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