I Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno smascherato un’organizzazione criminale finalizzata alle truffe anche in danno di persone appartenenti alle fasce deboli.
Secondo quanto spiegato, sono state eseguite 9 misure cautelari e varie perquisizioni nel capoluogo piemontese e in altre città sul territorio nazionale. Accertati dai militari dell’Arma 41 raggiri, per un guadagno illecito di oltre 110mila euro.
In base a quanto appurato, i componenti della banda, qualificandosi come funzionari comunali e regionali o direttori di istituti di credito, avrebbero contattato telefonicamente i responsabili di parrocchie, asili nido, scuole e fondazioni, ingannandoli dicendo loro che era stato destinato un contributo (comunale o regionale) erogato in somma maggiore a quella spettante e pertanto per evitare che lo stesso non venisse poi accreditato, li avrebbero indotti a versare la differenza degli importi (cifre variabili da 500 a 22.850 euro) su carte poste pay riconducibili agli stessi indagati.
Per evitare multe o l’abolizione del beneficio, le ignare vittime versavano la somma richiesta senza poi ottenere, ovviamente, il contributo promesso. Individuati, altresì, diversi prestanomi intestatari di carte prepagate per l’accredito dei proventi illecitamente ottenuti, che erano poi compensati dai truffatori con percentuali variabili in base alla somma fraudolentemente incassata.
Le indagini dei Carabinieri, durate dal maggio 2019 al febbraio 2020, hanno però messo fine a questa ingegnosa rete criminale composta anche da promoter e call center, che avevano il compito di selezionare le vittime e contattarle in tutta Italia. L’accusa per tutti è di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate.