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Situazione Casello Beinasco, positivo l’incontro al Ministero

“Entro 12 mesi dall’aggiudicazione della nuova gara, il concessionario della rete tangenziale torinese dovrà presentare degli studi di fattibilità tecnici ed economici per la rimodulazione del pedaggiamento e l’eliminazione della barriera del casello di Beinasco”. La condizione sarà vincolante, pena la decadenza dell’aggiudicazione definitiva per il concessionario. E’ la notizia che i Sindaci volevano sentire, nell’incontro svoltoso ieri, 7 novembre, a Roma nelle sedi del Ministero dei Trasporti. Gli amministratori locali ottengono così l’inserimento dell’obbligo di coinvolgimento degli enti locali (Comuni, Città metropolitana e Regione), e soprattutto date e vincoli certi verso chi gestirà la tengenziale nel futuro. L’eliminazione del casello di Beinasco sarà una condizione sine qua non, vincolante per l’aggiudicazione definitiva.
La delegazione piemontese ha sottolineato l’unione e la compattezza di tutti gli enti, oltre a quella del territorio, sul tema casello, sottolineando ai rappresentanti del Ministero che fino ad allora c’è stata assenza di garanzie su istanze ambientali, di gestione del traffico e sul futuro del pedaggiamento. La prima fase del bando si chiuderà il 18 novembre 2019 con l’individuazione dei soggetti in possesso dei requisiti per partecipare alla gara per la concessione autostradale. La chiusura della seconda fase è prevista tra il 2020 e il 2021, nelle more verrà prorogata quindi, la concessione ad Ativa. I sindaci e la Regione hanno chiesto garanzie immediate sui tempi, come da proposta del Ministero per concretizzare la possibilità di collaborazione, un istanza formale per rimodulare, da subito, il pedaggiamento e intervenire già prima del 2021. Anche e soprattutto visti i futuri lavori dell ferrovia metropolitana Sfm 5, che iniderà e non poco sul traffico urbano.

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