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Sciopero Nazionale metalmeccanici Torino 20 aprile 2016, le motivazioni della protesta

moleOggi, mercoledì 20 aprile, i lavoratori metalmeccanici si sono fermati per uno sciopero nazionale, indetto unitariamente da Fim-Fiom-Uilm, di quattro ore (ma in molte aziende è stato di otto) per il rinnovo del contratto nazionale. Al presidio organizzato davanti alla sede dell’unione industriale hanno partecipato oltre 10 mila lavoratori, che hanno poi sfilato in corteo per le vie del centro fino a raggiungere piazza Castello.
Si è trattato della prima manifestazione unitaria dopo 8 anni, e sul palco di piazza Castello, oltre ai dirigenti sindacali, sono intervenuti delegati di Skf, Italdesign e Avio di Rivalta. Ovviamente, alla mobilitazione non hanno partecipato i lavoratori del Gruppo Fca, ai quali non si applica il contratto nazionale dei metalmeccanici. Queste le adesioni nelle principali nelle aziende del torinese: Federal Mogul di Chivasso 90%, Daytec di Chivasso 85%, Fontana di Chivasso 90%, Cornaglia di Beinasco 95%, Johnson Controls 90%, Tyco di Collegno 95%, Microtecnica 90%, Fenice Iveco 95%, Alenia di Caselle 95%, Alenia di Torino 75%, Avio di Rivalta 80%, Turbocare di Torino 80%, Federal Mogul di Cuorgnè 95%, Fucine Rostagno di Cuorgnè 85%, Dayco di Ivrea 85%, Denso di Poirino 90%, Alessio Tubi 90%, Valeo 90%. Oltre alla manifestazione torinese, numerose iniziative si sono svolte nelle altre provincie piemontesi. Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: “Lo sciopero di oggi ha registrato un’ottima riuscita sia dal punto di vista dell’adesione nelle fabbriche sia come presenza in piazza, ben al di sopra delle nostre aspettative, tanto che abbiamo dovuto trasformare il presidio in un grande corteo: è una prova di fiducia dei lavoratori verso loro stessi, che dimostra la determinazione nel voler portare a casa il contratto vista l’attuale posizione di rigidità di Federmeccanica sul salario. La riuscita di questa mobilitazione deriva anche dal fatto che i lavoratori hanno percepito l’unità di intenti dei sindacati, che da più forza e credibilità all’iniziativa e alla trattativa: e la mobilitazione di oggi, per quanto importante, non è detto che sia sufficiente né che sia l’ultima. La riuscita di questa giornata è particolarmente importante in una città come Torino che resta pur sempre una delle realtà più industriali del paese ma anche quella in cui la crisi non solo è stata più forte ma è tutt’altro che terminata ed è fondamentale che un elemento di solidarietà come il contratto nazionale abbia portato in piazza così tanti lavoratori”.
Foto in evidenza: wikipedia.org

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