La scelta di Parlamento e Governo di procedere a una mini-proroga delle esecuzioni degli sfratti per morosità, lasciando fuori tutti i provvedimenti (che sono la maggioranza) emessi prima del 20 febbraio 2020, senza una cabina di regia per governare le esecuzioni e senza strumenti finanziari e normativi adeguati a garantire forme di accompagnamento sociale per il passaggio da casa a casa, è sbagliata oltre che inefficace e pericolosa.
Sunia – Sicet – Uniat hanno da tempo avanzato alcune proposte precise per risolvere il problema che interessa oltre 80.000 famiglie e che riguardano sia lo stato centrale che regioni, comuni e prefetture:
– stanziamento di ulteriori risorse al fondo di sostegno all’affitto e al fondo per la morosità incolpevole, anche con contributi aggiuntivi delle regioni
– incentivi alla rinegoziazione dei canoni, oggi non più sostenibili per molte famiglie
– ristori ai proprietari che subiscono il ritardo dei canoni
– rilancio dell’edilizia residenziale pubblica (case popolari) attraverso un programma pluriennale di investimenti
– istituzione di una cabina di regia presso le Prefetture nella quale tutti i soggetti interessati (Prefettura, Comuni, Tribunali, Agenzie sociali per la locazione (aslo), rappresentanze sindacali degli inquilini e dei proprietari) concorrano a definire le linee guida per una gestione socialmente sostenibile attraverso una graduazione degli sfratti e promuovano politiche attive per la casa.
Per sostenere queste proposte Sunia – Sicet – Uniat hanno indetto per mercoledì 23 giugno alle ore 10,30 un presidio in piazza Castello davanti alla Prefettura.
Foto e Notizie: Ufficio Stampa CISL Piemonte