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Firmato l’accordo tra Sito e Ministero Orbassano, sviluppo del nodo intermodale per 3 milioni

Oltre 3 milioni di euro per rendere più competitivo a livello europeo il terminale intermodale dell’Interporto di Torino gestito da Sito S.P.A., società partecipata dalla finanziaria della Regione Piemonte Finpiemonte, Socotras Spa e Mercitalia Logistics Spa.
È stata infatti firmata la Convenzione tra la Società e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di un pacchetto di lavori per 3 milioni 135 mila euro destinati all’ammodernamento e all’adeguamento agli standard europei del terminale intermodale dell’Interporto.
«L’interporto è un’infrastruttura a cui guardiamo con grande attenzione – sottolinea l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte Marco Gabusi -. Siamo molto soddisfatti di questo progetto che conferirà alla piattaforma logistica un ulteriore grado di appetibilità a livello internazionale. Questa è la dimostrazione che il Piemonte ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo strategico nella logistica su scala europea e mondiale. Ed è anche la dimostrazione che il lavoro e la competenza della Regione e di S.I.TO sono in grado di portare sul territorio investimenti determinanti per il futuro».
Il progetto preliminare, realizzato dagli uffici della Società con la collaborazione, per gli aspetti socio economici, del Politecnico di Torino e approvato a dicembre dal Ministero, prevede una serie di opere di tipo civile e ferroviario, tese, da una parte, all’allungamento di tutti i binari operativi del terminal, con un modulo fino ai 750 m dello standard europeo, dall’altra, ad aumentare e qualificare una vasta porzione di superfici oggi inutilizzate per lo stoccaggio delle UTI (Unità di Trasporto Intermodali), siano esse di provenienza marittima che terrestre. È prevista anche un’area deposito dedicata ai container ISO marittimi, siano essi vuoti che pieni, ed un parco dedicato invece ai reefer container, cioè a quelle unità intermodali dedicate alla catena del freddo.
«L’obiettivo – spiega il  presidente dell’interporto Giovanni Battista Quirico –  è quello di predisporre il comprensorio interportuale di ulteriori dotazioni di infrastrutture e quindi di asset logistici d’eccellenza alla grande sfida dell’allargamento dei flussi di combinato terrestre, derivanti dal completamento del Corridoio Mediterraneo, ma anche, e fin da subito, all’allungamento delle banchine del sistema della portualità ligure (Porto di Genova e la nuova piattaforma Maersk- Cosco di Savona- Vado), ponendosi nel ruolo di vero e proprio dry-port (long range) del nord ovest.
Tale pacchetto di opere che impegnerà la Società SITO nei prossimi 3 anni, con la progettazione, l’appalto ed esecuzione dei lavori, dovrà essere obbligatoriamente avviato entro il prossimo semestre del 2021, in maniera che, a lavori ultimati nel 2023, sarà stato compiuto un passo decisivo verso l’integrazione totale della piattaforma logistica e ferroviaria interportuale SITO con il limitrofo Scalo di R.F.I., rendendo plausibile fin dal medio termine un incremento del traffico ferroviario, oltre gli attuali 500 treni annui movimentati».

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