Implementare le attività delle edicole con servizi ai turisti e trasformare quelle chiuse con nuove attività: queste le proposte discusse da Antonella Parigi, assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte e Alberto Sacco, assessore al commercio e al turismo della Città di Torino, con i rappresentanti sindacali di categoria di Torino che, nelle scorse settimane, avevano richiesto un confronto con le istituzioni alla luce della crisi del settore.
Gli assessori Antonella Parigi e Alberto Sacco nel corso dell’incontro hanno sottolineato la completa disponibilità di Regione e Comune a sostenere insieme alcuni progetti. Fra essi l’allargamento del raggio di azione delle edicole e, per quelle chiuse, la loro trasformazione attraverso la modifica della destinazione d’uso, in centri di informazione turistica e punti vendita di prodotti tipici piemontesi.
“Le edicole rappresentano importanti presidi commerciali per la città che, come istituzioni, siamo chiamati a sostenere – dichiara Antonella Parigi, assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte – ma, alla luce delle difficoltà del settore, è necessario ripensare in parte al loro ruolo e alle loro attività. Per questo credo che sia possibile dare nuovo impulso al settore legandolo alla promozione turistica ed enogastronomica, sviluppando con loro nuove progettualità in questo senso”.
“A causa della diminuzione dei lettori, gli edicolanti stanno affrontando difficoltà economiche non indifferenti che inducono Palazzo Civico, insieme alla Regione, a ripensarne il servizio attraverso l’introduzione della diversificazione – sottolinea Alberto Sacco, assessore comunale al commercio -. La capillarità in tutta la città dei chioschi, attraverso la vendita di prodotti tipici e di souvenir, può rappresentare una opportunità concreta a servizio della promozione turistica di Torino. E la riapertura incentivata di quelli già chiusi, potrebbe essere una nuova occasione per la vendita di ticket museali o per farne dei punti per la degustazione di prodotti enogastronomici piemontesi”.
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