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Coronavirus Piemonte, le news del 29 aprile dalla Regione

Ore 21- Verduno verso la Fase2. Gratitudine e riconoscenza per il lavoro svolto dal commissario “ad acta” dell’ospedale di Verduno, Giovanni Monchiero, e del suo vice Paolo Tofanini vengono espresse dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore Luigi Genesio Icardi alla conclusione del  mandato di attivazione della struttura per il ricovero emergenziale dei pazienti affetti da Covid-19.

“Con l’avvio della Fase 2 – osserva Cirio – inizia il graduale trasloco dei pazienti Covid dell’ospedale di Verduno, che si appresta ad ospitare le normali attività ospedaliere dell’Asl CN2. Monchiero e Tofanini hanno portato a termine con assoluta efficacia e puntualità la loro missione a supporto dell’emergenza”. “Il lavoro dei due commissari – rileva Icardi – è stato preziosissimo e molto efficace, un patrimonio che non intendo disperdere e di cui la sanità piemontese ha ancora bisogno, specialmente in questo momento di difficoltà. Domani presenterò alla Giunta un nuovo progetto di lavoro che certamente farà tesoro di questa straordinaria esperienza”.

Ore 20. Disposizioni sulla ristorazione da asporto. In Piemonte l’attività di ristorazione da asporto sarà consentita da lunedì 4 maggio tranne che nella città di Torino, dove potrà iniziare sabato 9 maggio. Nel caso di criticità specifiche o dove non sarà possibile assicurare il rispetto delle misure di sicurezza, i sindaci potranno vietare l’attività sull’intero territorio comunale o delimitarla su parti di esso.

Queste disposizioni saranno contenute in un’ordinanza che il presidente Alberto Cirio firmerà domani e sono state decise durante una videoconferenza con il prefetto di Torino, i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti delle associazioni degli enti locali. Con le associazioni di categoria verrà siglato uno specifico accordo. “La soluzione individuata permette di consentire il servizio di ristorazione da asporto, pur mantenendo alta l’attenzione”, ha commentato Cirio.

Ore 19.45. Piani per la Fase2 in sanità. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha inviato ai direttori generali di tutte le aziende sanitarie la richiesta di predisporre e comunicare entro il 3 maggio le azioni propedeutiche alla Fase2 dell’emergenza. Ogni azienda dovrà elaborare i piani per il progressivo ritorno all’operatività pre-Covid per le aree ospedaliera e territoriale, insieme ai piani delle reti di assistenza ospedaliera, territoriale e di programmazione di quadrante per un eventuale ritorno dell’epidemia. In ogni caso, si dovranno mantenere percorsi Covid dedicati, predisporre un’organizzazione modulabile per affrontare l’ipotetica ripresa epidemica considerando l’offerta delle strutture private, oltre che il progressivo recupero delle prestazioni ambulatoriali non urgenti e delle procedure di prenotazione.

Ore 19.30. 4.911 pazienti guariti e 2.538 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.911 (287 in più di ieri): 446 in provincia di Alessandria, 195 in provincia di Asti (+10), 255 (+24) in provincia di Biella, 549 (+45) in provincia di Cuneo, 401 (+30) in provincia di Novara, 2.479 (+135) in provincia di Torino, 256 (+28) in provincia di Vercelli, 268 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 62 (+4) provenienti da altre regioni. Altri 2.538 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19.30. I decessi salgono a 3.032. Sono 66 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 14 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 3.032 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 564 ad Alessandria, 168 ad Asti, 162 a Biella, 236 a Cuneo, 257 a Novara, 1.346 a Torino, 158 a Vercelli, 110 nel Verbano-Cusio-Ossola, 31 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 25.995 (+457 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.354 in provincia di Alessandria, 1.557 in provincia di Asti, 964 in provincia di Biella, 2.471 in provincia di Cuneo, 2.266 in provincia di Novara, 12.938 in provincia di Torino, 1.102 in provincia di Vercelli, 1.005 nel Verbano-Cusio-Ossola, 233 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 105 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 199 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.621 (-16 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.694. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 152.447, di cui 81.195 risultati negativi.

Ore 17. Dal 4 maggio circolerà la metà di treni e autobus. L’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, anticipa che dal 4 maggio in Piemonte ripartirà il 45-50% dei bus e dei treni: “Un piano di ripresa dei servizi consistente, ma graduale, che si sta predisponendo con Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta per dare un servizio utile a chi dovrà muoversi nei prossimi giorni”.

Gabusi si aspetta però maggiore chiarezza dal Governo su responsabilità dei controlli e copertura dei costi dovuti alla mancata bigliettazione per la ridotta capienza a bordo, garantisce che “l’organizzazione del trasporto seguirà le esigenze delle imprese e delle attività” e non si nasconde che più complesso è il ragionamento sull’allestimento dei mezzi.(Ufficio Stampa Regione Piemonte) Per approfondire

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