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Controlli Guardia di Finanza Torino, operazione tra San Salvario e Porta Palazzo

gdfLa Guardia di Finanza di Torino ha controllato 60 attività commerciali del capoluogo nei quartieri di San Salvario e Porta Palazzo rinvenendo all’interno di frigoriferi, stoccate sotto il sole e occultate in magazzini abusivi, oltre 15mila lattine di un noto energy drink con marchio contraffatto.
Secondo quanto spiegato, una società con deposito nel milanese, gestita da un 40enne italiano ed un cittadino kosovaro di 50 anni, avrebbe importato dal Kosovo lattine di una generica bevanda energetica, sulle quali apponeva le false etichette del noto energy drink. Nel magazzino Lombardo i Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno sequestrato i prodotti destinati al capoluogo piemontese.
In base a quanto appurato, a Torino il prodotto contraffatto era venduta in attività commerciali gestite da imprenditori originari del Bangladesh. In questo periodo, anche ambulanti bengalesi, muniti di secchiello con ghiaccio, avrebbero venduto nelle zone della cosiddetta “movida torinese” al prezzo di 5 euro (cinque volte il prezzo di mercato) i prodotti taroccati. Otto i presunti responsabili, un cittadino italiano, tre cittadini bengalesi, due cittadini cinesi, un cittadino albanese e un cittadino nigeriano individuati dalla Guardia di Finanza, che dovranno rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di vendita di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio nel settore alimentare.
Le operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, avrebbero appurato che la vendita della falsa bevanda energetica, che avrebbe fruttato oltre 100mila euro, era circoscritta solamente a questo mercato parallelo, è stata infatti confermata la presenza di soli prodotti originali nei bar e minimarket Piemontesi. Le analisi chimiche effettuate hanno dimostrato, questa volta per fortuna, che il prodotto utilizzato nella frode non era nocivo per la salute ma in ogni caso non era l’originale bevanda energetica. Infatti, la quantità di uno degli ingredienti principali (la Taurina) nelle lattine sequestrate è risultata essere inferiore rispetto alle quantità contenute nell’originale.

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