Sabato 16 Maggio, gli agenti del Commissariato “Barriera Milano” e della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura hanno sottoposto a controllo, sulla scorta di segnalazioni giunte dai residenti in zona e in seguito ad altri servizi di controllo effettuati nelle settimane precedenti, un negozio nella zona di Corso Giulio Cesare, il cui titolare è un cittadino nigeriano di 43 anni.
Secondo quanto spiegato, la chiusura temporanea da parte della Polizia di Stato dell’Afrikan Market rappresenta una delle prime applicazioni dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza così come modificato dall’art.12 bis Legge 18.04.2017 n°48.
La predetta norma, infatti ha esteso il potere del Questore di sospensione della licenza, in precedenza possibile solo per gli esercizi pubblici ove vengono somministrati cibi e bevande(bar, birrerie, ristoranti ecc…) anche agli esercizi di vicinato ovvero gli esercizi commerciali, aventi una superficie di vendita fino a 250 metri quadrati, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
In base a quanto appurato, all’attività avrebbero collaborato anche agenti del Reparto Mobile di Torino, dell’Ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica, l’unità cinofila della Polizia di Stato e del Nucleo Commerciale di Polizia Amministrativa della Polizia Locale.
Il locale avrebbe venduto quasi esclusivamente liquori e birre; molte bottiglie vuote di alcolici erano sparse per terra sia all’interno che all’esterno dello stesso. All’atto del controllo erano presenti 10 avventori accomodati ai tavolini, intenti a consumare: 8 di questi sarebbero risultati avere precedenti. Uno di essi, alla vista degli agenti sarebbe fuggito, dimenticando un marsupio, all’interno del quale è stata rinvenuta una modesta quantità di marijuana.
L’unità cinofila avrebbe rinvenuto, invece, in uno stanzino adibito a deposito delle scope, 2 grammi di marijuana occultata nel lavandino (una confezione in cellophan), mentre all’interno di un boiler elettrico, dentro un sacchetto trasparente, vi sarebbero state 4 confezioni incartate con carta stagnola contenenti 5 grammi della stessa sostanza ed un apparecchio metallico necessario per triturare lo stupefacente ( grinder). Sarebbero state, nel contesto, rilevate e contestate alcune mancanze di carattere amministrativo, quali: la mancata affissione cartellonistica sul divieto di fumo nei locali pubblici della tabella orari di apertura al pubblico e l’esercizio abusivo di attività di vicinato, per un ammontare complessivo di oltre 6500 euro. Nel corso di un analogo servizio effettuato 3 giorni prima da personale della Polizia di Stato, erano stati controllati all’interno del locale 10 cittadini stranieri, sette dei quali gravati da precedenti.
Considerato che l‘esercizio in questione sarebbe stato segnalato nel recente passato più volte per comportamenti ingiuriosi e molesti da parte dei frequentatori del locali, e che pertanto si può ragionevolmente ritenere, per il rinvenimento al suo interno di sostanze stupefacenti e per la presenza di soggetti pregiudicati, che lo stesso presenti caratteristiche di pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore di Torino ha disposto la sospensione della licenza dell’esercizio di vicinato del negozio nella zona di Giulio Cesare, per 15 giorni, con immediata chiusura al pubblico dei locali.