Jazz all’Englise Oulx 22 luglio – 17 agosto 2018, info
Saint Claude e San Michele, San Gregorio Magno, San Bartolomeo e la Badia Salesiana. Cinque pievi, cinque astri punteggiano la valle come un quintetto celeste, illuminando la notte alpina di musica. Oulx inaugura un’iniziativa culturale di assoluto pregio con Jazz all’eglise, una piccola rassegna – del tutto inedita in Val di Susa – fortemente voluta dal Comune di Oulx tra le proposte del cartellone estivo.
Cinque concerti, dal 22 luglio al 17 agosto, animeranno le chiese e cappelle delle borgate attorno alla cittadina con sonorità e atmosfere in armonia con questi luoghi intrisi di sacralità, grazie ad esecuzioni rigorosamente acustiche. Uno splendido coronamento – e la naturale evoluzione – del progetto Piccole chiesette, grande amore, grande opera concertata negli anni da Comune e Fondazione Magnetto per il recupero e la valorizzazione delle chiese dentro e fuori la cittadina, restituite alla comunità locale e a quella “in transito”, composta da villeggianti e turisti.
“Un evento policentrico, diffuso sul territorio, che coinvolge la cittadinanza e consente non solo a tutti di ammirare i luoghi, ma anche la condivisione di conoscenza”, dice il sindaco Paolo de Marchis.
La valle della Dora Riparia è tutt’altro che estranea a questo genere musicale, a partire dall’esperienza del Paggio di Coppe di Savoulx. Il proprietario del locale, Salvatore Fascella, gravitante attorno allo storico Capolinea di Milano, vi traghettò musicisti come Fulvio Albano e Pino Russo, quest’ultimo presente nella rassegna estiva. Fino ad anni recenti sono approdati in Valsusa – tra Bardonecchia ed Exilles – artisti di fama mondiale, stelle del calibro di Michel Petrucciani ed Esperanza Spalding. Un “corridoio sonoro”, un vero e proprio Jazz hub tra le Alpi.
“Portare il Jazz nelle chiese è quasi un ritorno alle origini – aggiunge Roberto Pelle dell’Associazione musicale Autaxi Music, curatore della rassegna – I termini spiritual, gospel e Jazz si dispongono infatti musicalmente sulla medesima linea evolutiva». Le chiese del territorio di Oulx e delle frazioni sono lo scrigno naturale per custodire e rivelare questo tesoro, «un genere musicale che senza perdere di vista le proprie origini popolari si arricchisce giorno dopo giorno di contaminazioni moderne e si rinnova negli spazi dell’improvvisazione”.
Tra sfumature attente ai toni unici delle architetture religiose alpine, a Gad, nella Cappella di Saint Claude restaurata 8 anni fa, il Caravan Trio propone il 22 luglio ritmi Manouche. Si prosegue domenica 29 con Rejoice Ensamble e il Jazz dell’Apartheid all’Abbadia Salesiana di Oulx, sede dell’antica Prevostura dedicata a San Lorenzo. Alla Chiesa di San Michele Arcangelo di Beaulard, invece, nell’abbraccio del Cristo pantocratore ritratto in un affresco del XV secolo, arrivano il 5 agosto le emozioni dell’Os Afro Sambas con Stefania Fogliato Quartet. A Chateau, antico borgo di case in pietra e legno a 1.500 metri, al cospetto dei retable lignei dorati della chiesa di San Bartolomeo si esibiranno giovedì 9 Pietro Ballestrero e Aldo Mella. Infine, a Savoulx, presso la parrocchiale di San Gregorio Magno, capolavoro del 1451 col suo campanile snello, icona del Delfinato, chiuderà la rassegna venerdì 17 la chitarra solista del citato Pino Russo.
“Mea nox obscurum non habet, sed omnia in luce clarescunt”, riporta la “Liturgia delle Ore” di San Lorenzo, santo delle stelle: la mia notte non conosce tenebre, tutto risplende di luce. E se anche le Perseidi dovessero nascondersi, la notte di Oulx sarà illuminata dalla musica delle sfere scintillanti sulla terra.
Notizie: Ufficio Stampa Comune di Oulx
Foto: wikipedia.org