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Controlli Giardini Alimonda Torino, il bilancio

Nella sera del 28 maggio, l’attività di controllo del territorio ad alto impatto disposta dal Questore Messina, finalizzata alla prevenzione ed alla repressione di tutte le attività illegali e i fenomeni delittuosi, come il degrado urbano e lo spaccio di stupefacenti che alimentano la sensazione di insicurezza nei cittadini, è proseguita con un controllo congiunto della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, che ha riguardato in particolare i Giardini Alimonda, nella giurisdizione del Commissariato cittadino Dora Vanchiglia.
Secondo quanto spiegato, al servizio hanno partecipato numerosi agenti del Commissariato, coadiuvati da circa 50 operatori della Polizia di Stato e militari dell’Arma dei Carabinieri, del  Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, dell’ RGT CC Moncalieri e dei CC della Compagnia Oltre Dora.
In base a quanto appurato, alle ore 20 circa, la forza pubblica, anche con personale in borghese, iniziava a monitorare l’area dei giardini Alimonda, interessando tutti i lati della piazza onde evitare l’allontanarsi dei presenti. Gli agenti rinvenivano e sequestravano, a  carico di ignoti, 50 grammi di stupefacente, fra marijuana ed hashish.
Complessivamente, venivano identificati 30 cittadini, tutti stranieri;  10 di essi venivano accompagnati in Questura per accertamenti sull’identità personale.
Al termine, per 5 di essi, provenienti dall’Egitto, dal Gambia, Nigeria e Gabon,  sono state avviate le procedure volte all’espulsione dal territorio nazionale.
Nei confronti di una delle persone oggetto della predetta procedura, un cittadino egiziano di 20 anni, il Questore ha emesso l’immediato rigetto dell’istanza di rinnovo di permesso di soggiorno; il giovane, infatti, avrebbe numerosissimi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio; inoltre, a seguito della commissione di  alcune rapine, perpetrate a fine 2017 all’interno del parco del Valentino in concorso con connazionali, era stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, sostituita nel gennaio 2018 da quella del divieto di dimora nel comune di Torino; ciononostante, il 10 maggio 2018 sarebbe stato nuovamente denunciato per rapina; il Questore di Torino, pertanto, ritenendolo persona pericolosa, dalla indole particolarmente violenta ed incline alla condotta criminale, ha emesso nei suoi confronti provvedimento di immediato rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno, con  contestuale trattenimento presso il CPR.
Personale del Reparto Prevenzione Crimine, alle 19.15, ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 32 anni per una rapina perpetrata in lungo Dora Savona ai danni di  un cittadino bengalese. La vittima, dopo essere stata colpita al volto  con un mazzo di chiavi, era stato derubata del proprio cellulare ma aveva opposto resistenza alla rapina, richiamando l’attenzione dei poliziotti in transito, che, vista la colluttazione in atto, intervenivano, fermando ed arrestando l’autore del fatto. Il cellulare veniva rinvenuto e riconsegnato al legittimo proprietario che, nell’occorso, riportava lesioni giudicate guaribili in 3 giorni.

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