Riapertura Camera Subalpina Museo del Risorgimento Torino 17-18 marzo 2018, tutte le info
Dopo il grande successo di pubblico ottenuto lo scorso anno, il Museo Nazionale del Risorgimento offre nuovamente la possibilità di visitare uno dei luoghi simbolo della storia d’Italia e della nostra democrazia.
Arricchiscono il programma due iniziative: la possibilità di vivere l’esperienza della virtual reality grazie al progetto realizzato dalla TIM e il concerto del Coro e dell’Orchestra di fiati del Liceo Musicale Cavour che eseguiranno la versione integrale de “Il Canto degli Italiani”, solo recentemente, e finalmente, riconosciuto Inno nazionale.
Anche quest’anno in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” sabato 17 e domenica 18 marzo dalle ore 10 alle ore 19 il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano riaprirà alla visita del pubblico, la Camera dei deputati del Parlamento Subalpino.
Un evento eccezionale per permettere ai visitatori di vivere l’emozione unica di entrare nel cuore della storia d’Italia, la nostra Storia, e cogliere le radici delle dinamiche che regolano la nostra identità di oggi.
È qui infatti che si svolse l’attività legislativa del Regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. È in questa aula parlamentare che personaggi come Camillo Cavour, Giuseppe Garibaldi, Lorenzo Valerio, Angelo Brofferio, Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella e centinaia di altri posero le basi della nostra democrazia e avviarono il cantiere dell’Italia.
Doveroso dunque per il Museo Nazionale del Risorgimento riconsegnare al pubblico anche se solo per pochi giorni questo patrimonio inestimabile, un gioiello della città, con l’obiettivo di stimolare la cultura alla cittadinanza attiva e la condivisone dei valori collettivi.
La Camera Subalpina è l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 ed è riconosciuta monumento nazionale dal 1898. Dal 1938, anno del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano divenne parte integrante dell’esposizione. Dopo gli importanti interventi di restauro del 1988 e del 2011, che ne hanno garantito la conservazione, non è più stata accessibile. I visitatori normalmente possono ammirarla da un ampio affaccio esterno che ne consente la visione di insieme.
L’evento di quest’anno si arricchisce di due importanti iniziative. Per i due giorni di apertura della Camera, i visitatori potranno infatti sperimentare anche una visita virtuale dell’Aula della Camera Subalpina attraverso l’utilizzo di occhiali VR. Si tratta di un progetto di TIM, nell’ambito delle attività di sperimentazione della rete 5G, che permette di applicare la capacità della virtual reality alla comunicazione in tempo reale fra persone in modalità totalmente immersiva.
Inoltre sabato 17 marzo alle ore 16 e alle ore 16.30, nell’ambito del progetto “Il Cavour nei luoghi di Cavour”, il coro e l’orchestra di fiati degli allievi del Liceo Musicale Cavour di Torino eseguiranno la versione integrale de Il Canto degli Italiani in omaggio al riconoscimento appena avvenuto dell’inno di Mameli quale inno nazionale. L’esecuzione avverrà nell’Aula della Camera destinata al Parlamento Italiano, un altro dei luoghi estremamente significativi che fanno parte del percorso del Museo Nazionale del Risorgimento.
Breve storia della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino
L’aula della Camera dei deputati subalpina è l’unica rimasta integra in Europa tra i parlamenti nati dopo le rivoluzioni del 1848, e monumento nazionale dal 1898.
In origine era il salone d’onore al piano nobile del palazzo dei principi di Carignano, progettato da Guarino Guarini ed edificato tra il 1679 e il 1683.
Qui si svolse l’attività legislativa del regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. Promulgato lo Statuto albertino si pose infatti il problema di dove collocare in tempi strettissimi le due aule parlamentari. Per il Senato fu scelto Palazzo Madama, per la Camera il vasto spazio ellittico del salone di Palazzo Carignano. A due settimane di distanza dalla proclamazione dello Statuto, la stesura del progetto fu affidata, il 18 marzo 1848, a Carlo Sada. In cinquanta giorni fu realizzata la trasformazione dell’antico salone ovale in una sala ad anfiteatro con i seggi dei deputati posti a semicerchio dinanzi al banco del presidente e dei segretari. La prima seduta, con l’inaugurazione della prima legislatura, avvenne l’8 maggio intorno alle 13. Dal giorno seguente le sedute proseguirono regolarmente e furono aperte a pubblico, mentre erano in corso le ultime rifiniture. Rimaneggiamenti dell’aula si resero necessari quando aumentarono i deputati con le annessioni, tra il 1859 e il 1860, prima della Lombardia, poi dell’Emilia e della Toscana, fino a quando col progredire dell’unificazione al Centro e al Sud, l’antico salone d’onore dei principi di Carignano divenne troppo piccolo. All’architetto Peyron fu affidato l’incarico di realizzare un’aula provvisoria nel cortile, mentre veniva avviato l’ampliamento del Palazzo verso piazza Carlo Alberto, per collocarvi l’aula definitiva del Regno d’Italia.
L’aula della Camera ellittica fu chiusa, ma non smantellata; subito le si riconobbe il carattere di monumento nazionale, ratificato poi da un decreto del 4 marzo 1898 in occasione del cinquantenario dello Statuto. Nel 1911 per i cinquant’anni del Regno vi si tenne una seduta straordinaria. Dal 1938, anno del trasferimento a Palazzo Carignano, l’aula della Camera entrò a fare parte dell’allestimento del Museo Nazionale del Risorgimento, che ne preservò negli anni la conservazione e manutenzione. In tale prospettiva dall’importante operazione di restauro, svolta nel 1988, l’aula della Camera non è più stata accessibile al pubblico. Un nuovo restauro venne compiuto nel 2010-2011 in occasione del riallestimento del Museo, con un ampio affaccio da un soppalco, per permettere ai visitatori di ammirare la Camera subalpina al centro del percorso museale.
Informazioni pratiche
L’Aula della Camera Subalpina sarà aperta al pubblico sabato 17 e domenica 18 marzo dalle ore 10 alle ore 19. Dopo aver visitato le prime quindici sale, il pubblico sarà accolto davanti all’ingresso della Camera e accompagnato al suo interno a piccoli gruppi da una guida. Potrà poi proseguire la visita alle rimanenti sale dell’esposizione museale e alla mostra fotografica “Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”.
Non sono previste maggiorazioni sul prezzo del biglietto di ingresso: varranno le consuete tariffe e riduzioni.
Foto e Notizie: Ufficio Stampa Museo Nazionale del Risorgimento