La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una truffa da oltre 1,5 milioni di euro, commessa da due dipendenti pubblici che avrebbero svolto da tempo un doppio lavoro, senza la prevista autorizzazione.
Secondo quanto spiegato, nell’ambito del contrasto ai fenomeni illeciti che riguardano l’incompatibilità e cumulo di incarichi nel pubblico impiego, la Guardia di Finanza svolge, in via esclusiva, in collaborazione con l’Ispettorato per la Funzione Pubblica, controlli sui pubblici dipendenti, che svolgono una seconda attività.
In base a quanto appurato, nel corso delle indagini svolte dal Gruppo Torino, in tale settore, avrebbe assunto rilevanza il caso di due impiegati pubblici, 60enni, che parallelamente al loro lavoro avrebbero svolto a tutti gli effetti una seconda attività, gestendo dei condomini in modo professionale, con tanto di partita IVA.
In particolare, un dipendente pubblico avrebbe amministrato 33 condomini guadagnando in 10 anni 450mila euro, mentre un insegnante con la gestione 144 condomini avrebbe percepito oltre 1 milione di euro.
Ora per i due dipendenti infedeli inizierà un procedimento disciplinare e l’iter per il recupero di tutti i compensi relativi agli incarichi extra-istituzionali ricoperti negli ultimi 10 anni, mentre per i committenti, che per legge avevano l’obbligo di appurare che il professionista non fosse un pubblico dipendente, è prevista una sanzione amministrativa commisurata agli emolumenti corrisposti all’impiegato pubblico negli ultimi 5 anni che, se pagata entro 60 giorni, è ridotta a un terzo.
A fronte delle situazioni a oggi accertate, l’attività ispettiva ha già permesso di recuperare una somma superiore ai 350mila euro. La tutela delle risorse finanziarie dello Stato e della Comunità Europea è un compito prioritario della Guardia di Finanza che, in qualità di Polizia Economico Finanziaria, svolge controlli non solo sulle entrate ma anche sulla spesa pubblica e sul corretto funzionamento del mercato e dei capitali.