Cantiere Spina 3 Torino, iniziata la stombatura della Dora Riparia
Con la conclusione, la settimana scorsa, delle attività preliminari per la delimitazione dell’area del cantiere, cominceranno nei prossimi giorni i lavori per la “stombatura” nel tratto tra via Livorno e corso Principe Oddone del fiume Dora Riparia, riportando a cielo aperto il corso d’acqua che scorre coperto nell’area delle ex acciaierie.
“La rimozione della pavimentazione in cemento consentirà finalmente di completare il recupero complessivo della vasta area industriale dismessa, a beneficio della collettività. Si tratta di un risanamento ambientale di notevole importanza che cittadini e abitanti dei quartieri delle Circoscrizioni 4 e 5 attendevano da tempo. E’ una operazione che consentirà, con il fiume portato alla luce e la sistemazione delle sponde, di attrezzare un’altra porzione di Parco Dora, estendendo così la piena fruibilità del polmone verde sorto sul contesto dismesso e degradato delle ferriere novecentesche, dove generazioni della Torino operaia lavorarono in condizioni di notevole durezza”, sottolinea il vicesindaco Guido Montanari, responsabile comunale delle politiche urbanistiche. Le attività di cantierizzazione incominciate il 27 febbraio ed eseguite dalla società Noldem, incaricata dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare), hanno intanto rispettato il cronoprogramma, includendo la realizzazione delle recinzioni perimetrali e la posa dei prefabbricati di servizio, la creazione di un accesso su corso Mortara, lo spianamento delle aree da utilizzare per il deposito temporaneo dei detriti, la realizzazione di una vasca di lavaggio per gli autocarri in uscita dall’area. Sono inoltre stati eseguiti diversi sondaggi e campionamenti dei materiali della copertura della soletta. Per dar corso ai lavori, inoltre, alcune famiglie nomadi sono state convinte a trasferirsi, lasciando l’area di sosta abusiva tra la collinetta a ridosso del tratto coperto del fiume e corso Mortara. La stombatura sarà eseguita in tutta cautela con il monitoraggio costante delle polveri sottili (Pm10) attraverso una centralina “real time” e riservando attenzione all’impatto di ruspe e camion, in termini di rumore, a tutela dei residenti, dei frequentatori del contesto naturalistico e dei lavoratori del vicino Environment Park. Si stima che i lavori, della durata 240 giorni, verranno ultimati in autunno.
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