Cronaca

Attentato a Nizza, carneficina in Promenade des Anglais

AmbulanzaAncora terrore in Francia, dopo gli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre. È di almeno 84 morti, molti dei quali bambini, e di 18 feriti gravi il bilancio dell’attentato di ieri sera a Nizza, dove attorno alle 22.30 un tir è piombato a tutta velocità sulla folla lungo la Promenade des Anglais, sul lungomare, al termine dei fuochi d’artificio per i festeggiamenti del 14 luglio. A riportare l’ultimo bilancio sono i media francesi.
Il camion ha percorso un tratto di 2 km, a zig zag, alla velocità di 80 km/h.
A quanto riferisce il quotidiano locale Nice Matin, sono 54 i bambini feriti ricoverati all’ospedale Lenval dopo l’attentato.
Tra le vittime ci sarebbe anche il numero due della polizia di frontiera di Nizza, secondo fonti del quotidiano francese Le figaro.
Sono state tratte in salvo circa cento persone che al momento dell’ondata di panico seguita all’attacco sulla Promenade des Anglais sono fuggite verso il mare e poi si sono gettate in acqua. Lo ha riferito una fonte della cellula di crisi che segue la situazione a Nizza.
ALLA GUIDA UN 31ENNE FRANCO TUNISINO – All’interno del mezzo utilizzato per la strage sono stati trovati i documenti d’identità di un uomo 31enne franco tunisino. Secondo fonti di polizia, l’uomo, residente a Nizza, era noto alle forze dell’ordine solo per reati comuni.
– Nel camion c’erano una bomba a mano non operativa e dei fucili finti, stando a quanto riferisce una fonte vicina agli inquirenti, citati dal quotidiano Nice Matin. L’uomo al volante ha sparato a più riprese con una pistola prima di essere abbattuto dalla polizia.
– A quanto riporta Bfmtv, nel mezzo sono stati ritrovati anche un telefono cellulare, una patente e una carta di credito.
– Un giornalista del quotidiano Le Figaro riferisce che l’uomo aveva preso in affitto il mezzo, un camion frigorifero, due giorni prima dell’attacco, a Saint-Laurent-du-Var, comune limitrofo di Nizza. Il camion era stato affittato per diversi giorni.
FARNESINA  La Farnesina ha immediatamente attivato la propria Unità di Crisi che, in stretto contatto con il Consolato, l’Ambasciata a Parigi e le autorità locali, sta seguendo l’evolversi degli eventi e verificando l’eventuale coinvolgimento di connazionali.
HOLLANDE – Il presidente francese Francois Hollande ha annunciato che lo stato di emergenza in Francia è stato prorogato per altri tre mesi, ricordando che l’allerta sarebbe dovuta terminare il 26 luglio. Sarà dunque rafforzata la sorveglianza in tutti i luoghi pubblici e negli obiettivi sensibili da parte dell’esercito e dei riservisti.
– “Si tratta di un attacco la cui natura terroristica non può essere negata” ha detto questa notte Hollande in diretta tv. Poi, in un tweet, il presidente francese ha scritto: “La Francia è in lacrime e afflitta ma è forte e sarà sempre più forte dei fanatici che oggi vogliono colpirla”.
– Il Consiglio di Difesa francese si è riunito poco dopo le 9 di questa mattina nel palazzo presidenziale dell’Eliseo a Parigi. Oltre a Hollande vi partecipano il primo ministro Manuel Valls, il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian e il capo di Stato maggiore Pierre de Villiers. Cazeneuve, che si è recato a Nizza, partecipa in video conferenza, riferiscono i media francesi. Terminato il Consiglio di Difesa, Hollande e Valls si recheranno subito a Nizza.
LE VITTIME SUL LUNGOMARE – La Promenade des Anglais è ancora interdetta e i corpi delle vittime giacciono ancora sul lungomare, ricoperti da un telo blu. È quanto scrive Le Figaro, ricordando che, come riferito dal ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, sul luogo dell’attentato sono al lavoro 70 agenti della polizia scientifica e per questo i cadaveri non possono essere ancora rimossi. Le strade intorno alla Promenade sono semideserte.
– Il Centro universitario mediterraneo è stato trasformato in un centro di accoglienza per le tante persone in stato di choc e per chiunque voglia avere informazioni su parenti e amici, anche se al momento, nessuno può avvicinarsi ai corpi.
Fonte: adnkronos.com
Foto: wikipedia.org

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