Potrebbe essere la trama del film “Una vita tranquilla”, dove Toni Servillo viene diretto da Claudio Cupellini; questa volta, però, si tratta di realtà, e protagonista della vicenda è un uomo di 73 anni, ritenuto esponente di spicco della criminalità organizzata operante a Torino, latitante dal 2001. L’uomo si era trasferito in Olanda, dove aveva iniziato a gestire un ristorante insieme alla moglie.
Secondo quanto spiegato, l’anziano si sarebbe reso irreperibile in Italia mentre si trovava sottoposto a Sorveglianza Speciale. Nel pomeriggio del 12 maggio 2016, a Scheveningen – Aja, la Polizia olandese, su disposizione di quell’Autorità Giudiziaria, ha dato esecuzione al decreto di pene concorrenti, emesso nel 2007 dalla Corte di Appello di Torino, a carico dell’uomo.
In particolare, il 73enne fu condannato a 14 anni e 8 mesi con sentenza divenuta irrevocabile nel 2007, per un traffico internazionale di 1500 chili di hashish commesso tra Olanda, Spagna e Italia, in epoca antecedente al 1997. Al momento deve ancora scontare una condanna a 4 anni per bancarotta fraudolenta.
L’esecuzione del provvedimento della Procura Generale di Torino è stato reso possibile grazie all’interessamento del magistrato di collegamento olandese in Italia, dott.ssa Hester van Bruggen, di Eurojust e Europol attraverso cui le autorità olandesi hanno riconosciuto l’applicabilità delle sentenze italiane, riducendo il periodo di detenzione per il traffico di stupefacenti da 14 a 8 anni.
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