Una via per ricordare Andrea Fortunato, l’ex giocatore della Juventus classe 1971, prematuramente scomparso il 25 aprile del 1995.
La proposta è stata avanzata da Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Comunale di Torino, a ridosso dell’anniversario della morte dell’ex calciatore bianconero. “Chiediamo l’intitolazione di una via nei pressi dello Juventus Stadium al fine di ricordare non solo una grande promessa calcistica scomparsa prematuramente ma un esempio di vita. Ha sempre avuto la Juventus nel cuore e sin da bambino abbracciava i colori della maglia che sperava prima o poi di indossare. Arrivato a Torino insieme ad altri giovani talenti come Alessandro del Piero fu insignito del titolo di erede di Cabrini, sicuramente un orgoglio che portava con sé con una profonda umiltà e determinazione. Ha sempre giocato al massimo delle sue potenzialità fino a che la malattia non lo ha iniziato a logorare a insaputa di tutti, in primis di se stesso. Quando il suo calo fisico ha avuto una sua ragione scientifica nella leucemia acuta, l’intero mondo sportivo, i suoi compagni di squadra e i suoi tifosi si sono stretti a lui dimostrando un gran senso di solidarietà. Fino al suo ultimo minuto, fino al suo ultimo minuto di recupero di quella partita beffarda che è la vita ha stretto i denti e creduto nella vittoria. E’ stato un esempio di coraggio,umanità e solidarietà per tutti, ma soprattutto per la sua squadra e per i tifosi che lo hanno sempre supportato e accompagnato nel suo difficile percorso”.
E buone notizie. In tal senso, sono arrivate dalla commissione toponomastica di oggi: “Siamo contenti del risultato ottenuto – dice Ricca, – era un provvedimento a cui tenevamo particolarmente per ricordare una grande personalità che promuove principi e valori che riteniamo universali nello sport e nell’identità di una città come Torino. Andrea Fortunato è sempre stato legato alla città di Torino, città madre della sua squadra del cuore nonché città che lo ha accolto a braccia aperte per rivestire il ruolo di terzino nella Juventus come erede di Cabrini. E’ stato un esempio di coraggio,umanità e solidarietà per tutti” .
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