Endometriosi, Antonetto (FDI): “Rompere il silenzio sul dolore femminile”
"Informazione precoce e strumenti digitali per ridurre il ritardo diagnostico”

Nel corso del suo intervento in Aula, Paola Antonetto, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha posto con forza l’attenzione su una patologia ancora troppo spesso sottovalutata: l’endometriosi, una malattia cronica che colpisce oltre un milione e mezzo di donne in Italia e che comporta dolore, sofferenza fisica e psicologica, isolamento e un ritardo diagnostico che può arrivare fino a 7–11 anni.
“L’endometriosi è una malattia fatta di dolore, ma anche di incomprensione e solitudine – ha dichiarato Antonetto –. Per troppo tempo il dolore femminile è stato normalizzato e minimizzato, con conseguenze profonde: anni in cui molte ragazze hanno dovuto imparare a convivere con la sofferenza invece che riconoscerla come un segnale da ascoltare e indagare”.
Anche in Piemonte l’impatto della malattia sulla popolazione femminile in età riproduttiva è significativo, nonostante le azioni già avviate dalla Regione per la costruzione e il potenziamento della rete regionale per l’endometriosi. Tuttavia, secondo Antonetto, “è oggi fondamentale rafforzare ulteriormente le attività di informazione precoce e di educazione alla salute, in particolare rivolte ad adolescenti e giovani, per ridurre il ritardo diagnostico e favorire un accesso tempestivo ai servizi sanitari“.
L’ordine del giorno approvato individua con chiarezza il nodo centrale del problema e propone soluzioni concrete, semplici e a basso costo: l’utilizzo di strumenti informativi digitali, come QR code, da diffondere nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, considerati un target strategico per iniziative di prevenzione e sensibilizzazione.
“Mettere in rete istituzioni, sanità, scuola e Terzo Settore – ha proseguito Antonetto – significa rafforzare una presa in carico che non sia solo clinica, ma anche umana. La legge regionale 10/2017 già riconosce il ruolo fondamentale delle associazioni e del volontariato: coinvolgerli nelle campagne di sensibilizzazione è un dovere oltre che un’opportunità“.
L’impegno richiesto alla Giunta regionale riguarda, in particolare, la realizzazione di un sito istituzionale dedicato all’endometriosi, che raccolga informazioni scientificamente validate su prevenzione, sintomi, diagnosi e cure, sui servizi sanitari disponibili, sui centri di riferimento e sul ruolo delle associazioni. Un portale accessibile, con un linguaggio chiaro e adatto anche ai più giovani, pensato come strumento di orientamento per studenti, famiglie, scuole e cittadini.
“Con l’ordine del giorno – ha concluso Antonetto – affermiamo un principio culturale e politico chiaro: la salute delle donne è una priorità reale, non solo dichiarata. Questa istituzione ha scelto di stare dalla parte di chi troppo spesso non ha voce e di rendere visibile ciò che per troppo tempo è rimasto ai margini“.



