Cultura e Società

“L’ultimo giorno di sole”, lo spettacolo nato dalla penna del grande Giorgio Faletti

Continua il tour de “L’ultimo giorno di sole”, lo spettacolo nato dalla penna del grande Giorgio Faletti, prodotto da ArteS e Orlantibor di Roberta Bellesini Faletti, con protagonista Chiara Buratti.

Sono aperte le prevendite per la data di sabato 16 novembre alle 21 al Teatro Milanollo di Savigliano (CN).

A dieci anni dalla sua scomparsa, non si spegne la forza delle parole e della musica di Giorgio Faletti: un nuovo allestimento riporta sui palcoscenici l’ultimo progetto immaginato, creato, voluto e realizzato dal grande scrittore astigiano per l’attrice e cantante Chiara Buratti, che sarà in scena con Luca Modena (batteria) e Vincenzo Muré (pianoforte e tastiere), con la regia di Tommaso Massimo Rotella e i nuovi costumi di Alessandra Maregatti.

Un progetto fortemente voluto da Matteo Brognoli e Tanya Lytvynenko fondatori di ArteS, Centro di valorizzazione delle Arti e dello Spettacolo in costruzione a Mantova, che hanno dato nuova vita alla piéce teatrale, lavorando a stretto contatto con Roberta Bellesini Faletti, moglie di Giorgio, che negli anni ha portato avanti con cura la sua eredità artistica.

Faletti si è dedicato con passione a “L’ultimo giorno di sole” per tutto il 2013 e ha lavorato al testo e alle canzoni espressamente per Chiara Buratti, costruendo il personaggio su di lei. Quando è arrivato il momento di dare una veste alle musiche, ha pensato a un’altra grande artista, Andrea Mirò, perché ha visto in lei una sensibilità vicina alla sua.

Giorgio avrebbe dovuto curare anche la regia, ma purtroppo non gli è stato possibile. Dopo il debutto curato dall’amico Fausto Brizzi, la regia dell’attuale versione dello spettacolo è di Tommaso Massimo Rotella, regista e attore teatrale di lungo corso.

La protagonista della storia è Linda, una donna che, di fronte all’annuncio di un’imminente catastrofe che colpirà il genere umano, mentre tutti fuggono alla ricerca di un improbabile luogo dove potersi salvare, decide di tornare nel paese dov’è nata. Nel chiedersi chi sarà quando tutto sarà finito, non si precipita avanti, ma preferisce guardarsi indietro. Racconta a sé stessa e al mondo che scompare ciò che ha visto e chi ha incontrato, le cose che ha vissuto e quelle che ha sognato. E canta per esorcizzare il buio. O per accoglierlo nel modo migliore.

Un “romanzo a teatro” oggi più attuale che mai, che affronta tematiche come il cambiamento climatico e l’indifferenza verso i segnali di allarme lanciati dalla nostra terra, oltre a temi più personali come la vita e la morte, con mano poetica ma anche leggerezza e umorismo: si ride e ci si commuove con Linda, perché la sua storia è un po‘ anche la nostra.

I biglietti (15 euro platea e palchi, 10 euro galleria e loggione) sono acquistabili on line sul sito www.vivaticket.it (con diritto di prevendita), oppure presso l’ufficio Cultura di Palazzo Taffini, in via S. Andrea 53 (dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 12).

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