I numeri del gioco del Piemonte: ecco quanto incide sul bilancio pubblico
Nel corso del 2023 l’andamento dal punto di vista economico ed occupazionale del Piemonte si può giudicare tutto sommato in maniera positiva, tanto che le previsioni per i prossimi anni sotto questo punto di vista sono complessivamente buone.
Per quanto concerne lo sviluppo sostenibile, infatti, la suddetta Regione ora come ora, proseguendo sempre sulla stessa lunghezza d’onda, si trova al quinto posto tra tutte le Regioni italiane, in vetta se teniamo in considerazione solo ed esclusivamente quelle del centro e della zona settentrionale del nostro Paese.
Se analizziamo lo stile di vita dei giovani cittadini piemontesi, vediamo come il gioco abbia attirato le attenzioni di un numero elevatissimo di persone. I numeri che andremo a trattare in questo senso, infatti, fanno riferimento al mondo del gioco d’azzardo a 360 gradi a partire dall’online fino ad arrivare a quello offline. Considereremo per l’appunto sia i giochi online, come le slot gratis da bar e gli altri giochi casinò presenti sul web, sia quelli fisici presenti sul territorio.
La crescita negli anni dei numeri relativi al gioco in Piemonte
Il Piemonte, in particolar modo il suo capoluogo, Torino, è una Regione abbastanza ambita dai giovani, che ad oggi rappresentano una fetta consistente della popolazione. A proposito di giovani, quindi, prendendo in esame dei dati che sono stati analizzati nel corso del 2022, vediamo come in Piemonte circa il 49,4% degli studenti maschi e il 42,5% delle loro coetanee, quindi in una fascia d’età che va dai 15 ai 19 anni, abbiano dichiarato di aver scommesso o di aver puntato delle somme di denaro negli ultimi 12 mesi.
Si tratta di numeri sempre più in crescita, tanto che nel 2022 i giocatori rilevati in Piemonte risultavano essere il 5% in meno rispetto alla media nazionale. Con il trascorrere degli anni questi dati sono andati incontro ad un significativo incremento, considerando il fatto che dal 2021 alla fine del 2022 è stato registrato un +8% in questo senso sia a livello regionale che a livello nazionale. Il numero più elevato di giocatori si concentra in particolar modo nella zona settentrionale della Regione.
Tra Verbano, Cusio ed Ossola, ad esempio, si tende a giocare molto di più rispetto al Cuneese e alla parte occidentale del Torinese. La crescita, tuttavia, è stata registrata soprattutto nel comparto online, tanto che ad oggi i numeri che riguardano il digitale sono ancora più alti rispetto a quelli che hanno a che vedere con il fisico. Nei primi mesi del 2023, ad esempio, sulle varie piattaforme di gioco online in Piemonte è stato speso più di un milione di euro. A favorire questo sviluppo, ovviamente, è in particolar modo la possibilità di accedere alle varie attività ludiche presenti sui siti in qualsiasi luogo ed in qualunque momento. Maggior accessibilità e maggior comodità sono i fattori chiave. Poi subentra anche la questione legata ai bonus e alle promozioni, che non vengono offerti, invece, dalle sale da gioco fisiche.
Il gioco fisico e la presenza dell’ADM sul territorio piemontese
Abbiamo parlato tanto di gioco online, ma complessivamente equivale a 6,8 miliardi di euro la spesa in Piemonte relativa al gioco (4,1 per il digitale e 2,7 per il fisico). In tutto, quindi, parliamo di circa 1.602 euro spesi ogni anno per ogni residente in Piemonte, 4.500 se teniamo in considerazione solo ed esclusivamente i giocatori, che corrispondono al 29% dei cittadini piemontesi tra i 18 e gli 84 anni.
Anche il gioco fisico, infatti, ha incrementato le sua attività in Piemonte negli ultimi anni. A partire dal 2021, in questo senso, l’installazione di macchinette da gioco è aumentata del 10,3% circa. Si tratta quindi di numeri piuttosto importanti, anche se non più elevati di altre Regioni italiane, tra le quali da diversi anni rientrano senza ombra di dubbio Lazio, Campania e Lombardia.
Nel frattempo, in Piemonte si continua a discutere sulla questione relativa al gioco, per decidere se inasprire i vincoli e i divieti o se continuare sulla stessa linea, molto più permissiva, che è stata adottata a partire dal 2021.