Gli ultimi anni di Cherasco e Narzole unite in una serata di dialoghi all’auditorium
L’indipendenza di Narzole da Cherasco e i tormentati anni che la precedettero, segnati dall’occupazione napoleonica in Piemonte. Mercoledì 13 marzo, nei locali dell’auditorium comunale di via San Pietro, a partire dalle 20.45, la rassegna Cherasco incontra riaccende i riflettori sulle vicende dei due centri, entità amministrativa unica per circa 600 anni, con la seconda “puntata” dei dialoghi “Quando Cherasco e Narzole erano unite”.
A distanza di un anno dal primo incontro, svoltosi a Narzole – e dedicato ai rapporti fra i due centri, a partire dalla fondazione della Città delle paci nel 1243 – lo storico cheraschese Diego Lanzardo e il narzolese Luca Giachino, presidente del consiglio comunale, tratteranno degli ultimi anni della convivenza fra le due comunità, prima della separazione, sancita dal governo francese, nel 1802.
Un periodo breve, ma denso di fatti: dalla resa del Regno di Sardegna alla Francia, col trattato di Cherasco del 1796, all’assalto al castello della Città delle paci, nel 1799, da parte dei narzolesi. Anni segnati da grandi personaggi locali poco conosciuti: è il caso della figura del colonnello Ciravegna, militante antifrancese al servizio dei Savoia, dapprima, quindi dell’Impero ottomano, ma anche di quella del conte Salmatoris, nobile cheraschese divenuto ministro di palazzo di Napoleone Bonaparte.
Città di Cherasco