Le oltre 300 scuole presenti nei territori montani e marginali già funzionanti per il 2021/22, saranno mantenute in deroga anche nel prossimo anno. Lo prevede il Piano regionale di programmazione della rete scolastica 2022/23, che insieme al Piano di programmazione dell’offerta formativa ha avuto il parere favorevole all’unanimità da parte della sesta Commissione presieduta da Paolo Bongioanni.
Il piano, illustrato dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, prevede tra l’altro la statalizzazione di alcune scuole paritarie dell’infanzia, per consentire il proseguimento del servizio a seguito di chiusura, e una riorganizzazione delle autonomie scolastiche, il cui numero resta però invariato, 529 in tutto.
La Commissione ha inoltre licenziato a maggioranza il disegno di legge 174, che contiene ulteriori modifiche alla legge regionale 28/2007 su istruzione e diritto allo studio per quanto riguarda le norme sull’edilizia scolastica.
“L’obiettivo – ha spiegato Chiorino – è armonizzare i criteri della programmazione statale e regionale attraverso uno snellimento dell’iter degli atti regionali, anticipando l’intervento del Consiglio in materia di edilizia scolastica e superando il passaggio in Commissione. In questo modo riusciremo a ridurre i tempi della programmazione e dei bandi per l’assegnazione dei finanziamenti ministeriali”.
In discussione sono intervenuti i consiglieri Francesca Frediani (M4o), Marco Grimaldi (Luv) e Carlo Riva Vercellotti (FdI).