È stata presentata ieri sera al FolkClub, da un emozionato e orgoglioso
Paolo Lucà, la nuova stagione di concerti. L’inizio è previsto per la data dell’8 ottobre.
Per ricominciare, dunque, si sceglie per la prossima di riproporre il numero 33. La Stagione che fra il 2020 e il 2021 non è andata in scena.
Alle migliorie e ai potenziamenti già attuati nell’estate del 2020 (impianto per la fruizione in streaming dei concerti in programma; bar completamente rinnovato e nuovo mixer digitale) si aggiungono le novità di quest’anno. Ci saranno nuovi servizi igienici completamente ristrutturati, nuova illuminazione delle aree comuni, ritinteggiatura dei locali. Il FolkClub, insomma, si è tirato a lucido per la nuova corsa, nella speranza di non vivere una seconda falsa partenza.
Il programma prevede alcuni concerti che non sono potuti andare in scena nel lungo periodo della pandemia, ritorni graditissimi, nuovi incontri.
Si debutta l’8 ottobre con i Fratelli Mancuso, anche protagonisti di una masterclass di canto. Loro sono in tutto il mondo gli ambasciatori della musica popolare siciliana più arcaica. Tornano al FolkClub per presentare il loro ultimo capolavoro discografico, dato alla luce alla fine del 2020 dopo oltre 10 anni di ‘gestazione’.
Si tratta di un album che ha visto la straordinaria partecipazione, tra gli altri, di Franco Battiato. Un lavoro che rappresenta il culmine di una vena creativa davvero fuori dal comune.
Il 16 ottobre Alessio Lega presenta il suo ultimo lavoro discografico dedicato alle opere e alla memoria di Ivan Della Mea. Attivista, poeta e cantastorie di grandissimo spessore del XX secolo. Doppio appuntamento nel fine settimana 22 e 23 ottobre con il grande jazz di Flavio Boltro e Fabio Giachino. Il duo presenta il progetto discografico Things to Say e dopo due spostamenti, finalmente sul palco, il barbutissimo collettivo torinese La Stanza di Greta, Targa Tenco 2017 per la Migliore Opera Prima.
Arrivano con il concerto Macchine Inutili, un omaggio al lavoro di Bruno Munari. Artista che nella prima metà del secolo scorso sviluppò una serie di disegni e sculture dedicati a macchine inutili perché non fabbricano. Le stesse che non eliminano manodopera, non fanno economizzare tempo e denaro, non producono niente di commerciabile.
Ultimo appuntamento del mese di ottobre, il 30, è quello, specialissimo, con il cantautore laghè Davide Van De Sfroos. Un incontro voce, chitarra e parole organizzato nell’ambito della rassegna Buscadero Nights.
Straordinario il concerto del 5 novembre quando Luigi Cinque e Alexander Balanescu, si troveranno per la prima volta sul palco del FolkClub per un progetto visionario. Una musica che spazia dalla classica contemporanea a quella tradizionale etnica, al jazz, al rock, alle nuove espressioni tecnoacustiche, al teatro, alla parola poetica, al cunto mediterraneo intitolato Hyperduet.
Il 12 novembre Paolo Capodacqua presenta Ferite e Feritorie. L’inseparabile ‘uomo-orchestra’ del grande cantautore bolognese Claudio Lolli, presenta un album che è un piccolo, vero miracolo dei nostri tempi. Si tratta di una purissima e rara gemma di bellezza. Qui si combinano intensità, eleganza, ispirazione, profondità, dove la cura, la ricerca, la misura, la poetica, la grazia testimoniano l’indiscutibile, magistrale statura artistica di Paolo.
È ancora un incontro internazionale quello del 13 novembre. Al Club arrivano i Tamikrest, band frutto dell’incontro di straordinari musicisti Tuareg provenienti da Mali, Niger e Algeria. La loro musica, cantata in lingua tamasheq, fonde le tradizioni musicali del loro popolo con il rock e il blues. Creano uno stile musicale unico e immediatamente riconoscibile: il desert blues.
Arriva dalla Francia, il 20 novembre, Pierre Bensusan, uno dei più grandi chitarristi acustici del mondo. Un genio chitarristico dell’acustica contemporanea, che torna al FolkClub per la quattordicesima volta.
Un altro caro amico del Club è Michele Gazich che il 27 novembre presenta il suo nuovo album, Argon. L’artista è accompagnato dal fedele Marco Lamberti a chitarra e bouzouki. Con loro anche Giovanna Famulari, magistrale violoncello e duttile voce.
Il 3 dicembre Maria Mazzotta, già solista del Canzoniere Grecanico Salentino, presenta Amoreamaro, un’intensa e appassionata riflessione sui vari volti dell’amore da un punto di vista prettamente femminile: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato. Beppe Gambetta, magistrale chitarrista genovese ormai nel gotha mondiale della chitarra acustica, alfiere italiano del flatpicking, per la prima volta in veste di chitarrista e cantautore presenta il 10 dicembre il suo ultimo progetto discografico in parte autobiografico, cantato in italiano, inglese e genovese. Con un anno di ritardo dovuto alla pandemia arriva al FolkClub il 17 dicembre la Smallable Ensemble, un eclettico quartetto guidato da Alex Gariazzo, già chitarrista e cantante della Treves Blues Band, con Michele Guaglio (basso, cori, chitarra e footdrum), Roberto Bongianino (fisarmonica, chitarra, sitar e cori) e Marco ‘Benz’ Gentile (violino, mandolino e cori) con il progetto Plays Lennon. Il repertorio sarà interamente composto dalla musica di John Lennon, sia con i Beatles sia da solista, per ricordare, con un anno di ritardo, la grandezza della sua arte nell’anno in cui avrebbe compiuto 80 anni e a 40 anni da quel terribile 8 dicembre 1980. Ultimo appuntamento del 2021, il 18 dicembre, con Max Manfredi, amato cantautore genovese, già Targa Tenco per l’album Luna Persa nel 2008, con la presentazione in anteprima il suo nuovissimo Il grido della fata, che ha richiesto una ‘gestazione’ di ben 7 anni dopo il meraviglioso Dremong.
Il calendario ufficiale si ferma con la fine del 2021 , ma sono già molti i concerti in programma nella seconda parte di stagione: Sara Marini Quintetto, Sergio Berardo, Patrizio Fariselli, Tim Lorsch, Birkin Tree, Alfio Antico, Andrea Parodi Zabala & Borderlobo, Pippo Pollina, Roberto Taufic Fausto Beccalossi e Carlos Buschini, Maggie Mcinness & Calum, Joachim Cooder.
Foto e Notizie: Ufficio Stampa FolkClub