Firaft, riparte dal Piemonte l’assalto azzurro al Mondiale di Rafting
Aria di normalità, o comunque di ritorno alle gare e al confronto agonistico. E’ quella che si respirerà nel fine settimana nella località piemontese di Saluggia, in provincia di Vercelli, sede della seconda gara nazionale dell’anno organizzata dalla Firaft e dai padroni di casa della “M&N Movimento e Natura”.
Due giorni di gare, con le avvincenti prove della RX il sabato, caratterizzate da confronti ravvicinati e necessità di essere strateghi, oltre che atleti; e la prova lunga, la domenica, dove tutte le qualità del rafting classico emergeranno consentendo ai più veloci di imporsi. Gara importante anche perchè tappa di avvicinamento e di ulteriore confronto in vista delle selezioni iridate in programma a inizio maggio sul Sesia. A presentarci il percorso della prova di Saluggia è Elena Bragastini, tecnico della società organizzatrice ma anche preparatrice atletica delle squadre nazionali e responsabile del pararafting azzurro:
“Dopo la prima gara dell’anno andata in scena a Brugnato, in Liguria, sulle acque del Vara, il rafting italiano tornerà a misurarsi con cronometro e avversari in Piemonte. Saremo sulla Dora, nella parte finale del fiume poco prima dell’incrocio con il Po dove abbiamo sfruttato al meglio le caratteristiche del tratto interessato per creare alcune “morte” artificiali grazie alle quali rendere più avvincente il tutto. Il percorso, tecnicamente, non è difficile e non ci sono particolari complessità ma sarà interessante testare la capacità dei vari equipaggi di trovare la soluzione migliore per imporsi sul resto degli avversari. Le battaglie, specie nell’RX, non mancheranno; i senior saranno chiamati a dare il massimo, ma anche per i giovani la prova sarà importante perchè darà punti in ottica “Trofeo Parigi 2024”.
In attesa del computo definitivo delle iscrizioni, piace notare come anche in questo appuntamento siano presenti gli atleti del pararafting: “Sul Vara abbiamo preso spunto e schiereremo anche a Saluggia, di sicuro, un paio di equipaggi o anche di più. Ci sarà un equipaggio di atleti con disabilità intellettiva (paraopen) e di sicuro un secondo equipaggio con atleti amputati. E’un settore, quello del pararafting, che anche nei raduni organizzati fin qui ha mostrato un’importante crescita con atleti dediti all’allenamento, sia in maglia azzurra ma anche a casa, tra un raduno e l’altro. Sono segnali molto belli che ci danno forza e coraggio per affrontare al meglio le sfide che ci aspettano da qui alle prossime settimane”.
In un periodo incerto per le note vicende legate alla pandemia, la gara si svolgerà ovviamente nel rispetto delle normative anticovid. Le stesse con cui si sono svolti in queste settimana i raduni ai quali Elena Bragastini ha preso parte in qualità di componente dello staff al fianco di Paolo Benciolini; raduni lunghi, intensi, così organizzati con uno scopo preciso: “Sappiamo di aver messo a dura prova tutta la squadra – spiega EB – e dopo un anno come il 2020, in cui ognuno di noi si è allenato senza però avere un obiettivo preciso, recuperare la condizione fisica, ma anche e soprattutto mentale, non è facile. I raduni li abbiamo “allungati” un po’di più rispetto al solito anche in ottica mondiale. In Francia le gare andranno avanti per una settimana; ed è per questo che abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi per periodi più lunghi rispetto al passato. Solo così abbiamo potuto spingerli a mantenere la concentrazione per un periodo più lungo, attività propedeutica a far si che al mondiale tutto il team si trovi un po’più a proprio agio, e possa rimanere concentrato fino alla fine. Sarà importante la capacità di tenere mentalmente, prima che fisicamente. E la scelta messa in campo per la preparazione dell’evento mondiale va proprio in questa direzione”.
Foto e Notizie: Ufficio Stampa Firaft