“Una decisione profondamente sbagliata. La città si è messa a disposizione per la tutela della salute di tutti e i suoi abitanti sono i più penalizzati. Il territorio deve essere conosciuto per fare le scelte giuste. Ho esposto tutta la mia amarezza al presidente Cirio”. E’ una Ivana Gaveglio furente quella che nelle ore seguenti la decisione dell’Unità di Crisi della Regione e dei medici del Dirmei di chiudere il pronto soccorso del San Lorenzo, per trasformarlo in covid hospital. Soprattutto dopo le rassicurazioni avute in Regione pochi giorni fa, dall’assessorato alla sanità. Stessa bandiera politica dell’amministrazione carmagnolese. Il documento dell’11 giugno in merito alla ristrutturazione sanitaria in caso di pandemia parlava di “ristrutturazione del pronto soccorso”: in pochi pensavano volesse dire chiusura 24 ore su 24.
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