Gigante di Sölden 2020, Borsotti tredicesimo dopo una grande rimonta
Anche nella Coppa del Mondo maschile il Gigante di Sölden ha segnato un cambio generazionale. Dopo la consacrazione definitiva della ventiquattrenne cuneese Marta Bassino come una delle atlete che lottano costantemente per la vittoria, in campo maschile il Circo Bianco si è inchinato alla “nouvelle vague” norvegese. I “vichinghi”, ma anche gli svizzeri, hanno confermato di aver cresciuto al meglio un agguerrito gruppo di ventenni (o poco più) che promettono di “mandare in pensione” in tempi brevi i protagonisti del massimo circuito nell’era post Hirscher. Solo gli “inossidabili” Gino Caviezel e Alexis Pinturault hanno lottato fino all’ultimo per contrastare il ventenne norvegese con sangue brasiliano Lucas Braathen (Barerums Skiklub) e lo svizzero Marco Odermatt. Braathen si era già messo in evidenza nei Mondiali Juniores del 2019 in Val di Fassa di Fassa (con due medaglie) e nella scorsa stagione di Coppa del Mondo, con cinque piazzamenti nei primi dieci. Per lui oggi è arrivata con merito la prima vittoria in Coppa del Mondo, grazie ad una seconda manche funambolica ma velocissima, con il tempo totale di 2’,14”,41/100 e con 5/100 di vantaggio su Marco Odermatt (Ski Club Hergiswil), altro fenomeno che si candida al vertice. Gino Caviezel (Ski Club Beverin) a soli 28 anni è già un veterano e, dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella prima manche, ha un po’ pasticciato nella seconda, ma ha centrato il primo podio in carriera, a 46/100 dal vincitore. Alexis Pinturault (Douanes Françaises -. Club des Sports de Courchevel) si è dovuto accontentare del quarto posto. Il miglior azzurro è stato ancora una volta il trentenne Luca De Aliprandini, decimo a ad 1”,37/100, a causa di qualche errore sul muro sia nella prima che nella seconda manche. Gran numero del carabiniere bardonecchiese Giovanni Borsotti, tredicesimo in grande rimonta ad 1”,67/100, dopo il ventiduesimo tempo ottenuto nella prima manche e grazie al terzo tempo nella seconda frazione. Punti anche per l’indomito Manfred Moelgg (Fiamme Gialle), ventunesimo al rientro dall’infortunio al legamento crociato, ma anche per il livignasco Roberto Nani (Centro Sportivo Esercito), ventitreesimo nonostante il mal di schiena che lo assilla da giorni. Fuori dopo poche porte Alexander Aamodt Kilde, detentore della Coppa del Mondo, che ha cominciato la stagione con uno zero in classifica. Nel dopo gara De Aliprandini ha dichiarato: “Mi aspettavo qualcosa in più dalla seconda manche, però almeno so dove mi manca questo secondo che ho perso. Ho sbagliato un po’ troppo nel muro, mentre sia la parte alta che quella bassa non erano male. Sono partito bene in entrambe le manche, ma a metà muro ho fatto qualche errore”. Borsotti è contento: “Ero molto fiducioso prima di questa manche, perché i distacchi erano molto risicati e sapevo che si poteva recuperare. Il buon tempo nella seconda mi dà molta fiducia per la stagione. Sono convinto che tutti possiamo levarci delle grosse soddisfazioni. De Aliprandini l’ha un po’ persa nella parte finale, ma nella parte iniziale è andato meglio degli altri. Per noi la preparazione è andata molto bene e spero si potrà vedere durante la stagione”.
La classifica del Gigante della Coppa del Mondo maschile disputato a Sölden
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=104273
Nelle foto in allegato: i protagonisti del Gigante di apertura della Coppa del Mondo maschile 2020-2021 a Sölden (credits agenzia Pentaphoto)
Notizie: Ufficio Stampa FISI AOC